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venerdì 1 febbraio 2008

Omofobia gratuita. Calderoli pensa sempre ai gay. Botta e risposta tra il senatore della lega e l'Arcigay.

Calderoli: "Povero Marini, quanti interlocutori..."

(L'occidentale) La Lega Nord ipotizza le dimissioni in massa dei propri deputati e senatori nel caso in cui vada in porto la formazione di un nuovo governo, con conseguente rinvio delle elezioni.

"Povero presidente Marini, nelle consultazioni schiera al suo fianco Enzo Bianco, altrimenti noto come 'Penelope', nonché relatore della legge elettorale, che tanto ha fatto per allungare i tempi per arrivare al referendum da non riuscire in un anno e mezzo a non farsi approvare neppure il testo base in commissione". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli.

Il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord e vice presidente del Senato in una nota scrive: "E gli tocca coinvolgere anche tutte quelle parti sociali che come un sol uomo sono scese in campo contro le elezioni. A questo punto - si chiede Calderoli - perché non convocare anche l'Arcigay che sabato si riunirà per decidere la propria posizione sul Governo? Se non ci fosse in ballo il dramma delle famiglie che non arrivano a fine mese, dell'economia in crisi, della sicurezza e dell'ordine pubblico, ci sarebbe più da ridere che davanti ad un film di Totò. Peccato - conclude - che Totò le diceva, questi invece le fanno...".
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La pronta risposta dell'Arcigay:
CRISI/ ARCIGAY: CON POLITICA SERIA CALDEROLI NON SAREBBE SENATORE.
Degno padre del Porcellum non perde occasione per tacere.

(APCom) - "Se questo paese fosse veramente serio non avrebbe affidato a uno sguaiato umorista dalla naturale propensione alla comicità la stesura dell'attuale legge elettorale (il Porcellum), non avrebbe avuto il piacere averlo visto all'opera come ministro spogliarellista e il vicepresidente del Senato dall'abile capacità nel fare imboscate regolamentari". E' questa la replica che Aurelio Mancuso riserva alle dichiarazioni rese dal leghista nel corso della giornata e che hanno tirato in ballo l'arcigay.

Il presidente dell'associazione sottolinea che proprio così "vogliamo rispondere al senatore leghista che commenta con subdola ironia il fatto che sabato Arcigay riunirà la sua Segreteria nazionale per analizzare l'attuale crisi politica. Forse Calderoli non lo sa, ma il suo partito farebbe bene ad informarsi, che gli elettori lgbt sono alcuni milioni e le nostre intenzioni di voto conteranno non poco durante la prossima campagna elettorale. Se il centrodestra seguirà le posizioni omofobe di Calderoli - fa presente Mancuso - difficile che chi, nelle scorse tornate, ha votato per la Casa delle Libertà (secondo alcuni sondaggi circa 600 mila elettori omosessuali, ovvero un quinto dell'elettorato gay) rinnoverà a loro la sua fiducia".

"L'attuale crisi - conclude - imporrebbe serietà e sobrietà, anche perché la questione da noi posta su stalking e norme antidiscriminatorie è al centro delle cronache italiane da alcuni anni. Invece i politici come Calderoli proseguono nel loro indegno teatrino che insulta le cittadine e i cittadini italiani, così come è avvenuto recentemente nell'aula del Senato".

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