(Eco matrix ) I tre ragazzi che avevano accusato padre Paolo Turturro hanno fatto marcia indietro al processo. I tre, nel corso delle indagini condotte sull’ex parroco della chiesa di Santa Lucia a Palermo nel quartiere del Borgo Vecchio, ora imputato per violenza sessuale, avevano accusato il parroco di aver perpetrato delle violenze ai danni di due ragazzini. I ragazzi, interrogati ieri mattina dalla seconda sezione del Tribunale di Palermo hanno negato tutto quello che avevano precedentemente dichiarato al pubblico ministero Alessia Sinatra, quattro anni fa.
Non è la prima volta che nel processo dell’ex parroco, si verificano ritrattazioni da parte di persone che avevano precedentemente deposto per l’accusa durante le indagini.
Durante l’inchiesta i tre testimoni avevano confermato le dichiarazioni dei due ragazzini che sarebbero stati vittime delle violenze. Non erano testi oculari ma coetanei delle due presunte vittime che avevano ricevuto le confidenze dei due amici. Ieri mattina i testi hanno detto di non aver mai ricevuto le confidenze intime dei loro compagni e di fronte alle contestazioni del pm hanno detto di essere stati fraintesi quattro anni fa o, addirittura, di non aver mai dichiaro quanto era scritto, invece, nei verbali.
A Turturro sono contestati due fatti: un abuso vero e proprio e un contatto sessuale che all’epoca dei fatti la legge definiva come atto di libidine (un bacio intimo). I protagonisti delle vicende, vittime e testi, vivono ancora quasi tutti al Borgo Vecchio.
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