banda http://blografando.splinder.com

domenica 23 dicembre 2007

Presidenziali Usa: Diario delle primarie. Huckabee, più soldati, più famiglie. Contrario all'aborto e al matrimonio tra omosessuali.

Primarie democratiche, un americano su due voterebbe Clinton.

(Apcom) - Più soldati, più famiglie. Mike Huckabee (nella foto) ha lanciato il suo ultimo appello prenatalizio ai conservatori, nelle due tappe che oggi lo hanno visto protagonista in Iowa.

"Abbiamo bisogno di un esercito regolare composto da più soldati per essere pronti in caso di guerra, anche se prego Dio che non ce ne sia bisogno" ha dichiarato Huckabee, in testa ai sondaggi nello Stato dove il 3 gennaio avranno inizio le primarie.

Dal palco elettorale di Council Bluffs, l'ex governatore dell'Arkansas ha ribadito le sue critiche al presidente George W. Bush per la gestione della guerra in Iraq, dove avrebbe dovuto mandare più soldati, seguendo il consiglio dei comandanti militari "che hanno il sangue sui loro stivali e le medaglie sul petto".

Poi, arrivato a Sioux City, Huckabee ha ribadito di essere contrario all'aborto e al matrimonio tra omosessuali. "Ma non perché non mi piacciano - ha detto Huckabee parlando dei gay; semplicemente credo che il cuore e l'anima della nostra civiltà sia la famiglia".

- PRIMARIE DEMOCRATICHE, UN AMERICANO SU DUE VOTEREBBE CLINTON Un americano su due, oggi, sceglierebbe Hillary Clinton come candidato democratico alla presidenza. E' il risultato dell'ultimo sondaggio elettorale di Fox News, a meno di due settimane dall'inizio delle primarie.

Il 49% degli intervistati, infatti, ha espresso la propria preferenza per l'ex first lady, i cui consensi sono aumentati di 5 punti rispetto a un mese fa. Una distanza siderale la separa dagli avversari, visto che Barack Obama otterrebbe il voto del 20% degli intervistati (-3%), John Edwards solo del 10 per cento (-2%).

Tra i repubblicani, invece, sarebbe sfida a tre. Con Mitt Romney spettatore. In testa nel sondaggio di Fox News con un solo punto di vantaggio c'è Rudy Giuliani, accreditato del 20%; lo seguono John McCain e Mike Huckabee con il 19 per cento; solo l'11% degli intervistati voterebbe per Romney. Rispetto a un mese fa si registrano il crollo di Giuliani (-13%) e l'ascesa di Huckabee (+11%).

- GLI AVVERSARI GUADAGNANO PUNTI, NATALE TESO PER ROMNEY Dopo Mike Huckabee, John McCain. Non sarà un Natale sereno per Mitt Romney, in vista dei primi due appuntamenti elettorali di gennaio. Persa la leadership - secondo gli ultimi sondaggi - a favore di Huckabee in Iowa, Romney ora teme anche per le sorti del voto in New Hampshire. Dove avanza McCain.

Dopo aver a lungo mantenuto un vantaggio rassicurante superiore ai 10 punti, ora l'ex governatore del Massachusetts deve guardarsi le spalle dal senatore dell'Arizona, che ora è distante solo 8 punti, secondo la media tra i più recenti sondaggi stabilita dal sito web di politica RealClearPolitics. E a rafforzare la candidatura di McCain, il sostegno ufficiale - "endorsement" - ricevuto in settimana dai due quotidiani di Boston, l'Herald e il Globe. Un segnale politico non irrilevante, anche se Boston non si trova in New Hampshire. Per due motivi: 1) i due quotidiani sono largamente diffusi in New Hampshire; 2) La loro scelta appare come una bocciatura per Romney, ex governatore del Massachusetts, la cui capitale è proprio Boston. Se si aggiunge che McCain vinse le primarie in New Hampshire nel 2000, si capisce perché Romney cominci a preoccuparsi. E a prendersela con l'avversario.

Oggi, durante un incontro elettorale a North Conway, in New Hampshire, Romney ha attaccato McCain per aver abbandonato "il percorso intrapreso dal presidente Reagan", decidendo di votare, in due occasioni, contro il taglio delle tasse chiesto da George W. Bush. "Ha votato contro la riduzione delle tasse. Contro gli insegnamenti di Reagan. Tutti noi, nel partito repubblicano, sappiamo che diminuire le tasse serve per la crescita dell'economia. E credo che i repubblicani voteranno per qualcuno che si batte per il taglio delle tasse" ha dichiarato Romney. MCain è uno dei due senatori che in due occasioni, nel 2001 e nel 2003, votarono contro la proposta di una riduzione delle tasse di Bush.

- EDWARDS:FAMIGLIE IN DIFFICOLTA', SERVE AIUTO CONGRESSO Cento miliardi di dollari per risollevare l'economia americana, in difficoltà a causa di crisi immobiliare e redditi stagnanti. Il candidato democratico alle presidenziali John Edwards ha svelato oggi alcuni dettagli del suo piano economico, durante il suo tour elettorale in Iowa.

L'ex senatore della Carolina del Nord ha dichiarato che il Paese non può semplicemente aspettare che l'economia si risollevi, ma che serve che il Congresso stanzi un "cuscinetto" da 100 miliardi di dollari. Per Edwards servirebbe un iniziale stanziamento di 25 miliardi per creare lavoro e aiutare le famiglie, cui se ne aggiungerebbe un altro da 75 in caso di recessione.

"Negli ultimi 7 anni, il reddito familiare annuale è diminuito di 2.400 dollari, mentre i costi per la salute, la casa, l'energia sono saliti alle stelle" ha dichiarato Edwards.

Sphere: Related Content

Nessun commento: