La posizione della Chiesa, che in Svezia conta 7,2 milioni di membri su una popolazione di 9,1 milioni, era stata richiesta dal governo che sta preparando una nuova legge per questi matrimoni.
Dal 1995 la Svezia riconosce l’unione civile tra gay e lesbiche, garantendo loro lo stesso status legale delle coppie sposate. Tuttavia gli omosessuali da tempo lottano per cancellare l’ultima traccia di discriminazione tra unioni etero ed omosessuali. Ora la legge, approvata nel 1987, definisce il matrimonio come un contratto tra un uomo ed una donna: la nuova proposta dovrebbe cancellare il riferimento al genere.
Se la nuova legge sarà approvata la Svezia, già pioniera nel diritto all’adozione per coppie dello stesso sesso, sarà il primo Paese al mondo a permettere che i matrimoni omosessuali vengano celebrati con l’avvallo del maggior culto religioso.
La Chiesa Luterana, che dal 2000 non è religione di Stato, offre la benedizione religiosa alle unioni tra gay dal Gennaio 2007.
La notizia, in inglese, è raggiungibile sul giornale svedese The Local
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3 commenti:
Mah...
Con tutto il rispetto, ma che chiesa è?
E' una chiesa protestante luterana, come quella norvegese,danese,tedesca e austriaca che già dal finire degli anni ottanta ha iniziato una discussione teologica e dottrinale su importanti temi etici come quello, appunto,delle unioni gay.
Da provincialotti ignoranti quali siamo ( noi catto-italiani), crediamo che il cristianesimo sia solo quello cattolico romano e che la dottrina morale sia solo quella predicata dalla conferenza episcopale italiana. Nel mondo esistono oltre 120 Confessioni riconosciute come cristiane dal CEC(Consiglio Ecumenico delle Chiese).Chissà quanti luterani, calvinisti,anglicani,ortodossi,vetero-cattolici,
e altri, avranno detto della chiesa cattolica,con tutto il rispetto,MA CHE CHIESA E'??
Malidan,
concordo perfettamente con la mancanza di comprensione da parte dei cittadini italiani che la chiesa Romano-Cattolica non e' l'unica professione di fede Cristiana, ma bensi' l'ultimo baluardo di una tradizione interpretativa dei comandamenti di Cristo che risale e tutt'oggi si basa su concezione tardo medioevali. E non e' a caso che il vaticano non ha alcun motivo per spingere la gente ad interagire in maniera libera ed arbitraria nei confornti di dogmi forse incomprensibili tra le sottane rosse, ma che piu' illuminati reggenti religiosi hanno gia' compreso e risolto accettando il valore piu' assoluto della parola di Cristo, compreso il fatto che Cristo non fa nessun riferimento al peccato omosessuale, che invece diventa tale, appunto nel medioevo per fermare le abitudini per certo poco decorose che i prelati, obbligati da gerarchie familiari piu' che da vocazioni, i quali adottavano piu' giovani fanciulli sotto le loro ali protettrici e grinfie sovreccitate e sovrafrustrate dal vEto di catita'.
Insomma noi gay non siamo per la chiesa che un capo ispiatorio per peccati fatti in stessa sede vaticana, che poi hanno esportato urbi et orbi, come pure la capacita' di galvanizzare appunto chi ignora per comodo le verita' di uno stato che con l'Italia condivide purtroppo un passato troppo recente e di interessi sociali, politici e di pura e semplice proprietarieta' del terreno nazionale.
Ingaggiare dialoghi con le chiese estere, che sembrano non solo avere visioni piu' aperte ma anche piu' a contatto con la realta' di una societa' moderna alla quale piu' in fretta che in comodita' tutti gli italiani dovrebbero adeguarsi adeguarsi per mantenere salda anche l'identita' di protagonisti nella storia del futuro dell'europa.
Anche gli Anglicani si trovano ad un bivio interpretativo degli insegnamenti religiosi sul tema dell'omosessualita', che li sta portando a separazioni di congregazioni attorno al mondo.
insomma prima o poi 'sta balla di fieno sui gay peccatori verra' smontata
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