(Blogosfere) Eccitante, inebriante, euforizzante e chissà quanti altri ante potrebbero descrivere l'effetto del popper. Si apre la boccetta, si inala il contenuto, e per 30/40 secondi ecco servito lo sballo. Effetto breve ma intenso, tanto quanto le conseguenze: abbassamento repentino della pressione e sensazione di perdita delle funzione psico-fisiche.
Eppure tra i giovani milanesi è diventato il nuovo divertimento irrinunciabile, scavalcando altre droghe diffusissime come la cocaina.
Facile da trovare, infinitamente più economico, apparentemente provoca meno danni fisici, forse è per questo che i ragazzi ne sono tanto attratti ed è soprattutto per questo che la situazione fa molta paura. Su internet una boccetta costa 5.95 euro e viene consegnata entro 24 ore, anche ai minorenni, senza chiedere nome, cognome o qualsiasi tipo di generalità, niente di più facile per un giovane che è cresciuto a pane e computer, il sito giusto lo trovi ad occhi chiusi e poi la strada è tutta in discesa.
Qualcuno riesce a procurarselo anche sotto banco nei sexy shop, dove fino a qualche anno fa era legale, diffuso soprattutto a scopo sessuale per le sue proprietà vasodilatatorie. Spesso il popper non è "sniffato" da solo, ma con altre sostanze stupefacienti, che alterano ulteriormento i sensi e si trasformano in un cocktail mortale. Da qui l'allarme prima degli istituti competenti, come il Sert che ha fornito al Comune tutti i dati del caso, e poi delle istituzioni che hanno deciso di prendere una posizione in merito per aiutare i ragazzi a capire che la via della droga è un tunnel da cui uscire al più presto.
Come? Portando gli studenti a teatro. Ecco il nuovo approccio comunicativo, rappresentare il rischio grazie all'aiuto di storie vere portate in scena dai ragazzi di San Patrignano. I due spettacoli sono "Fughe da fermi" e "Ragazzi permale". Non solo informazione sulla droga, ma anche educazione e una sana dose di realtà per squotere le animi giovanili. Dopo il teatro l'attività di prevenzione continuerà nelle scuole, ormai attentissime al tema della tossicodipendenza. Fenomeno che tra l'altro a Milano ha il suo punto di partenza per diventare poi emergenza in tutta Italia, le mode, anche se di pessimo gusto, partono tutte dal capoluogo lombardo.
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