Continua a far parlare l'astro mediatico gay del momento, il catechista cacciato.
(Il Mattino di Padova) Come presidente veneto di Gay Lib Alberto Ruggin ha idee chiare. Non è per i Pacs o i Dico ma per matrimoni omosessuali con le stesse regole di quelli etero. Ne parlerà presto con Galan. Le ha messe sul piatto venerdì nel corso della conferenza stampa da lui indetta ed a cui era presente anche l’assessore comunale alle Pari opportunità Elisa Bussi, di Rifondazione Comunista. A lei Ruggin ha chiesto l’istituzione di un Registro comunale delle coppie omosessuali. Poi racconta con disinvoltura: «L’anno scorso un sacerdote di Milano mi ha chiesto se volevo passare una settimana con lui a Jesolo. Gli ho risposto di no». E ancora: «Non contesto nulla della Chiesa cattolica. Mi fa solo paura una Chiesa che guarda poco chi ha davanti. Nei banchi ci sono divorziati e omosessuali. L’altro ieri a Roma il presidente nazionale dei Papa Boys Daniele Venturi mi ha chiesto se voglio stare con loro e nella mia parrocchia mi allontanano dal coro».
L’ex assessore forzista Roberto Trevisan che prende le distanze dal segretario del suo partito Giuseppe Trentin, definito «politicante» e difende Alberto. Anche Alberto è forzista e intende rimanerlo, come i suoi ospiti: Luca Maggioni, presidente Gaylib Lombardia; Domenico Trombi, consigliere comunale di Volterra e Marta Roin dei Circoli della Libertà di Este. Molti accusano Alberto di fare tutto per denaro. Lui dice: «Niente vero. Io prendo 685 euro al mese. Per andare a Buona Domenica ne ho chiesti altrettanti visto che non lavoro da due settimane e questo mese ne prenderò metà». Una precisazione della società Qubo. Matteo Mingardo non è il manager ma un amico del padre di Alberto al quale dà consigli in via del tutto personale. (b.a.)
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Ndr. Alberto Ruggin a Buona Domenica
(Aspis)
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