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domenica 25 novembre 2007

Padre gay o donatore di sperma?

(Queerway) Se qualcuno pensa che l'America sia sempre e comunque la terra dei diritti civili, si sbaglia di grosso. Anche nella terra delle occasioni e delle libertà, infatti, esistono contraddizioni.

E se ad usarle è un avvocato senza scrupoli ai danni di un uomo gay, la questione merita un racconto. La notizia arriva dal Kansas, dove un uomo di Topeka sta combattendo una battaglia legale a proposito dei diritti dei genitori, perché la madre dei suoi figli dice che è solo un donatore di sperma.
"Invece di gioire del proprio essere genitore", afferma l'uomo, "sono costretto a spendere il mio tempo nel tentativo di di modificare una legge del Kansas".
Daryl Hendrix aggiunge: "Tutto quello che posso fare è guardare al futuro e lottare per i miei figli". Hendrix è un uomo gay, che non avrebbe mai pensato di diventare padre. Poi, nel 2004, un'amica di lunga data, Samantha Harrington, lo ha avvicinato e gli chiesto se voleva ad essere il padre di suo figlio attraverso l'inseminazione artificiale.
"Mi sono reso conto che, ora che ho più di 40 anni, sono maturo, responsabile e finanziariamente in grado di sostenere un bambino", ha detto Hendrix. Così ha accettato la proposta.
"Pensavo che tutto sarebbe stato bellissimo e ho chiesto: 'Dobbiamo mettere qualcosa per iscritto?' Le mi ha risposto: 'Tesoro, sono 10 anni che ci conosciamo. Sono un avvocato. Il Kansas è uno stato in cui valgono gli accordi orali. Non ci sarà alcun problema'. E io mi sono fidato".

Hendrix ha donato il seme due volte. La seconda volta, Samantha è riuscita a rimanere incinta di due gemelle. "Quando ha saputo di essere rimasta incinta, mi ha chiamato e mi ha detto -Complimenti papa'-", ricorda l'uomo.
I gemelli sono nati nel mesi di maggio del 2005. Ma quando Handrix è andato in ospedale per vedere i bambini, un maschietto e una femminuccia, è stato cacciato.
E' in questo momento che ha appreso che la legge del Kansas non da' ai donatori di seme gli stessi diritti di un genitore, a meno che non ci sia un contratto scritto.
Il giorno dopo, la donna ha fatto una richiesta ai giudici per ottenere il riconoscimento del fatto che Hendrix non ha nessun diritto sui suoi figli. Anche l'uomo però si è presentato alla corte.

In un parere espresso il 26 ottobre, la corte ha affermato che la decisione contenuta nella legge del 1994 è unica nel suo genere, perché nessuno stato della nazione ha regolamentato la necessità di un accordo scritto tra la madre e il donatore di seme, ma che effettivamente la richiesta della donna è accoglibile.
Ora, però, Hendrix ha ottenuto un notevole aiuto nella sua lotta per i diritti genitoriali.
L'avvocato di Chicago Jeffrey Leving nella foto), che è famoso per rappresentare i padri nelle cause di divorzio e di affidamento, ha chiesto alla corte di essere riascoltato, preparando un appello davanti alla Corte suprema del Kansas. Il legale, poi, è pronto a portare il caso davanti alla Corte Sprema degli USA, se necessario.

Secondo Leving, l'uomo non è la sola vittima della vicenda: "I bambini hanno perso il diritto ad avere un padre. Hanno perso il suo affetto. E i bambini hanno un diritto costituzionale a queste cose".
KCTV5 News ha tentato di contattare Samantha Harrington, ma la porta del suo studio venerdì era chiusa. Quando è stata raggiunta per telefono, ha affermato di non aver nulla da dichiarare.
Hendrix Spera che la sua battagli riuscirà a far cambiare la legge del Kansas e a restituirgli i suoi figli: "Io voglio solamente che questi bambini sappiano che io sono il loro papa'. Ho conservato i bigliettini di auguri per Natale, e i regali per tutte le feste in cui non sono potuto stare con loro, e voglio che loro lo sappiano.
Il portavoce della corte suprema del Kansas, Ron Keefover, ha affermato che le richieste di riesame vengono difficilmente accolte. Normalmente, i termini sono 30 giorni. Comunque i giudici si vedranno per decidere se riammettere alla discussione il caso.

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