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domenica 25 novembre 2007

London for Xmas, si parte da Harrods… E non si sa dove si va finire.


(Panorama) Il count down è iniziato, manca un mese al grande giorno e i preparativi fervono da nord a sud e da est a ovest del mondo. Ma a Londra il Natale inizia dieci settimane prima del fatidico 25 dicembre, quando si accendono le luci su Regent Street, i commessi di Starbucks indossano la loro maglia rossa e le vetrine si riempiono di addobbi e idee regalo. Ovunque lustrini e pacchetti: Londra è un’esplosione di luci e colori, Christmas Carroll e Christmas Cake. A New York tagliano sulle luci natalizie; a Londra non si bada a spese. Se i quartieri più famosi e gettonati dai turisti sono e restano Oxford Street, Regent Street e Covent Garden con i loro grandi magazzini, c’è tutta una Londra di vecchie glorie e nuove tendenze del mercato natalizio che non ci si può perdere. La confusione del centro è stravolgente, e l’unica cosa che vale la pena fare è una capatina da Hamleys: 5 piani di giocattoli ed elfi (o meglio commessi costretti in ridicole tutine a saltare e cantare) per entrare nello spirito giusto.

Camden Town e Portobello Road sono e restano sempre affascinanti, ma per vivere la Londra del periodo (quella più gettonata e d’alta classe) bisogna partire da King’s Road nel cuore di Chelsea: una passeggiata tra piccole e grande botteghe per acquistare le cose più inutili e sfiziose. E poi su attraverso la Montenapoleone britannica, ossia Sloane Street, da Prada a Gucci, da Fendi a Bottega Veneta qui ci sono tutti, italiani in prima fila. E chi non è sul viale ha il suo piccolo grande stand nei dei due imperdibili, impareggiabili colossi, Harvey Nichols e Harrods.

Harrods: fuori un gruppetto di amici dei visoni protesta ogni giorno perché dentro vendono pellicce, ma lo scintillio del più famoso e colossale megastore dell’isola toglie il fiato. Qui si può trovare di tutto: pensate una cosa e… Qui c’è. E molto di più, oltre l’immaginabile! Al piano terra ci sono trucchi parrucchi e cibarie varie, intere sale dedicate a dolci, gelati, caramelle, e poi carni, pesci, formaggi. Poi su, un piano dopo l’altro: vestiti, uomo, donna, bambino pure per i cani; e anche i cani, i gatti e diversi altri tipi di animali. Oggetti per la casa, mobili, quadri, pietre preziose e minerali, gioielli e accessori. Addobbi natalizi e televisori di ultima generazione. Cd, libri e poi ristoranti, bar e ancora scarpe e borse. E gente famosa. Se si riesce e non concentrarsi solo sugli oggetti, si possono riconoscere facce note del jet set internazionale, da Sienna Miller a Cavalli con figlio.

Una volta entrati si perde la cognizione di tempo e spazio, le sale a tema e le faraoniche scale confondono e intrappolano in un labirinto di tentazioni per lo shopping. E una volta stanchi si può arrancare fino alla zona poltrone e provarle. Ci sono anche quelle elettriche (poltrone, non sedie) capaci di fare straordinari massaggi. C’è anche uno speciale aggeggio che fa i massaggi ai piedi: un toccasana che permette di ripartire verso sale inesplorate. Da Harrods entrano ogni giorno 35 mila persone, che vengono assistite da circa 4 mila addetti, che diventano 4 mila e 5 cento nel periodo natalizio e il doppio per i saldi.

C’è anche Babbo Natale, ma non è in vendita. Mister Mohammed Al Fayed (padre del più tristemente famoso Dodi) l’ha messo nel suo Christmas Grotto per ricevere i bambini che hanno iniziato a prenotarsi ad agosto…

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