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domenica 25 novembre 2007

Due appuntamenti al Teatro Mercadante di Napoli.

Al via la tappa napoletana del ciclo di incontri
La parola contesa
Un progetto promosso da Enel|Energiaper

Lunedì 26 novembre|ore 21.00 al Teatro Mercadante
Vittorio Bo condurrà l'incontro tra Andrea Ballabio e Remo Bodei sulla parola Bioetica

Torna per il terzo anno La parola contesa, l'iniziativa promossa da Enel|Energiaper, e lo fa con una nuova veste che intende allargare i confini, geografici e tematici, della “disputa” tra scienza e filosofia. A Roma, Milano e Napoli interpreti della cultura internazionale si affiancheranno a intellettuali, filosofi e scienziati italiani.

Giancarlo Bosetti a Roma, Massimiliano Finazzer Flory a Milano e Vittorio Bo a Napoli sono stati chiamati a sollecitare i protagonisti a dibattere una parola chiave della contemporaneità.

A Napoli saranno Bioetica, Evoluzione e Universo le tre parole contese nei rispettivi dibattiti di lunedì 26 novembre, di lunedì 3 e lunedì 10 dicembre, tutti e tre alle 21.00 al Teatro Mercadante. Come sottolinea Vittorio Bo, conduttore dei tre incontri, "in un’epoca in cui la scienza è, grazie alle sue applicazioni tecnologiche, parte integrante della nostra vita quotidiana, non si deve dimenticare che le radici dello studio della natura e del mondo che ci circonda sono anche, se non soprattutto, di natura speculativa. Biologia e genetica, grazie alla recente mappatura del genoma umano e alle innovative terapie geniche, ci pongono davanti a dubbi e interrogativi etici che mai l’uomo, prima d’ora, avrebbe pensato di dover porre a se stesso.
Ingresso libero, consentito fino a esaurimento posti disponibili.
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Andrea Ballabio è professore ordinario di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università Federico II di Napoli. Laureato in Medicina nel 1981 presso l’Università di Napoli, si è poi specializzato in Pediatria nel 1985 presso la stessa Università. Ha trascorso vari anni lavorando nel campo delle malattie genetiche prima in Italia, poi in Inghilterra e infine negli Stati Uniti, dove ha occupato la posizione “Associate Professor” di Genetica Molecolare e Co-direttore del Centro Genoma Umano del Baylor College of Medicine a Houston nel Texas. Nel 1994 ha fondato, per mandato della Fondazione Telethon, il TIGEM (Istituto Telethon di Genetica e Medicina), di cui è direttore; l’istituto, inizialmente localizzato presso il Parco Scientifico San Raffaele di Milano, e dal 2000 a Napoli, ospita oggi più di 150 tra personale e ricercatori.
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Remo Bodei è professore di Filosofia presso la University of California (Los Angeles). Attraverso la ricostruzione storica e teorica delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato di questioni estetiche, di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. Attualmente i suoi studi si concentrano intorno al discorso delle passioni, delle forme della memoria e dell’identità individuale e collettiva. Tra i suoi libri: Ordo amoris (Bologna 1991); Geometria delle passioni (Milano 1991); Il noi diviso (Torino 1998); Le logiche del delirio (Roma-Bari 2000); Destini personali (Milano 2002); Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia (Bologna 2005); Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu» (Bologna 2006).
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Dal 28 novembre al 9 dicembre 2007
al Teatro Mercadante di Napoli
La commedia cult della scena gay internazionale
ANGELS IN AMERICA FANTASIA GAY SU TEMI NAZIONALI
PRIMA PARTE: SI AVVICINA IL MILLENNIO
di Tony Kushner
una produzione
Teatro dell'Elfo|Teatridithalia
ERT|Emilia Romagna Teatro Fondazione.

traduzione di Mario Cervio Gualersi|edita da Ubulibri
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Elio De Capitani, Ida Marinelli, Elena Russo Arman, Cristina Crippa, Cristian Maria Giammarini, Edoardo Ribatto, Fabrizio Matteini, Umberto Petranca.

Ferdinando Bruni e Elio De Capitani firmano la regia di un bestseller del teatro americano, Angels in America di Tony Kushner, testo cult della scena gay anglo-americana degli ultimi quindici anni. Saga provocatoria e commovente, Angels in America è un'opera in due parti: Si avvicina il millennio e Perestroika. La prima parte - da mercoledì 28 al Teatro Mercadante con repliche fino al 9 dicembre - ha debuttato con grande successo lo scorso maggio a Modena, la seconda parte andrà in scena nel 2008.

Il dramma - o commedia - ha fatto incetta di premi: in America il testo conquista nel 1993 il Premio Pulitzer, al quale fanno seguito numerosi Tony Award, 7 Golden Globe e 11 statuette agli Emmy Awards per la versione filmata interpretata da Al Pacino, Meryl Streep e Emma Thompson; in Inghilterra al suo debutto a Londra, con la regia di Declan Donnelan, l'autorevole Sunday Times lo definisce "una Divina Commedia per un'età laica e tormentata, un terremoto nel teatro, sconvolgente, terribile e magnifico".
Il sottotitolo esplicito, “fantasia gay su temi nazionali”, non sintetizza tutta la ricchezza dell’opera e la complessità dei personaggi. Tony Kushner, infatti, affronta di petto il tema dell’identità non, beninteso, per esaurirlo sotto il profilo sessuale, bensì per sondarne le componenti razziali, religiose e culturali, in un mondo - il nostro - dove gli esseri umani faticano disperatamente a riconoscersi e accettarsi con consapevolezza, dignità, stima.

La quotidianità e la concretezza del dolore nella malattia, descrivono solo in parte questo testo immaginifico e barocco che, mischiando richiami shakespeariani e formule da telenovela, porta in scena oltre gli angeli del titolo, apparizioni, fantasmi, visioni, suggestioni, in un continuo e sorprendente dialogo tra realtà e trascendenza.
Gli angeli non sono quelli consolatori che volano sopra il cielo di Berlino, ma esseri grandiosi e egocentrici, narcisisti e un po’ hollywoodiani, che hanno il compito terribile di trovare colui che più di ogni altro sa aprire gli occhi su quest’epoca confusa e infelice, orfana di ideologie e senza ideali. Insomma, Angels in America, che i registi Ferdinando Bruni e Elio De Capitani presentano ora al pubblico italiano nella versione di Mario Cervio Gualersi e con una debordante compagnia di straordinari interpreti, è uno spettacolo da non perdere.
Un'opera teatrale sull’irrompere dell’Aids nell’ambiente gay americano e il dilagare dell'omofobia nell'era reganiana quando la malattia era vissuta ancora con l’angoscia di una maledizione che la stampa ha definito:
"Una Divina Commedia per un'età laica e tormentata un terremoto nel teatro, sconvolgente, terribile e magnifico" (Sunday Times)

"Un teatro in cui succede qualcosa, dentro e fuori di noi e anche gli eccessi pagano "
(la Repubblica)

"Visionario e toccante l’allestimento del testo di Kushner: dove il male è sintomo di ideali castrati da autoritarismi e affaristi" (L'Unità)

"Angels trasporta lo spettatore in un’America che sa essere bigotta, falsa, omofobica e allo stesso tempo paradossalmente innocente" (L'Espresso)

"Angels in America è uno spettacolo da dieci e lode. Soprattutto per il gran finale" (Teatro.org)

ANGELS IN AMERICA
ha vinto
Premio Pulitzer 1993
7 Golden Globe
11 Emmy Awards

Durata dello spettacolo: 3h e 30m (due intervalli inclusi)
Per la particolare durata della piéce gli orari d'inizio delle rappresentazioni verranno improrogabilmente rispettati:
alle 21.00 | alle 17.30 | alle 18.00. Si raccomanda la massima puntualità

INFO: 081. 552 42 14 | 081. 551 03 36
BIGLIETTERIA: 081. 551 33 96
WWW. teatrostabilenapoli.it
RIDUZIONI E SCONTI: associazioni, gruppi e circuiti

ufficio stampa |sergio marra | tel. 081.4971090

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