Mentre a una delusa-pentita sora Daniela (“mi spiace che tu abbia detto certe cose, per due troni mi sono battuta per te…” battuta in che senso?) si unisce la sadica Rosy, pizzaiola di giorno, ritagliatrice di Star Tv & tutto il cucuzzaro di notte.
Vi si accanisce in punto di morte il defilippically correct nell’animo, Gianni Sperti, mirino a sua volta della sentenza del de cuius:
“Ci fosse stata una volta, dico una, che mi abbia dato una mano, che fosse andato contro la massa… dietro le quinte a volte magari parliamo, poi in studio non mi guarda negli occhi… tu cerchi solo l’applauso facile e scontato dicendo tante stupidaggini su di me”.
Gli hanno dato del telecomandato, del divo da copertina al capolinea, del presuntuoso che non accetta le critiche. Ma ormai è troppo tardi per recriminare, il calvario è compiuto. Luca se ne va con la coda tra le gambe, perché è così che doveva andare. Si accettano scommesse sul suo destino professionale, sospeso tra le ospitate d’onore della festa della donna e la posta del cuore su Grand Hotel.
*La lettura di questo post è consigliata a un pubblico truzzo, con buona padronanza del linguaggio defilippico e fegato quanto basta per digerire il ciarpame televisivo. Per un resoconto più rispettoso delle ultime volontà del defunto, vi rimandiamo al necrologio ufficiale.
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