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mercoledì 10 ottobre 2007

Tempo di primarie, Adinolfi risponde alla comunità Glbt.

Alle richieste del mondo GLBT, Adinolfi risponde un si poco convinto solo per i temi legati alla transessualità.

(Lampi di pensiero blog) Un tempo, in Italia, in autunno oltre alle foglie, cadevano anche i governi. Ormai siamo diventati più adulti e l’autunno porta nuovi fiori, come quelli di nespola. I germogli lasciano il posto ai fiori e il Partito Democratico veste l’abito buono delle primarie.

Ma c’è chi si pone degli interrogativi e si chiede quale sarà l’impegno del partito democratico per eliminare le discriminazioni che esistono tra cittadini, partendo dall’educazione, dalla lotta alla violenza e dalla necessità del riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza? Questo tema è stato sollevato da GayToday, aggregatore di blog della comunità GLBT, che ha raccolto fra i lettori le cinque domande più significative da porre ai canditati del Partito Democratico.

A una manciata di ore dall’apertura dei seggi, è arrivata solo la risposta di Adinolfi. Rimando al sito per i dettagli delle sue risposte. Qui mi limito a riportare le sintesi.

1. Omofobia

Domanda: TQuali saranno le linee d’azione che seguirà il PD per combattere le discriminazioni di genere e per orientamento sessuale in ogni ambito della vita sociale?

Nessuna azione viene indicata. Solo un richiamo ai diritti sanciti dalla Costituzione.

2. Matrimonio

D. - Secondo Lei il PD potrà schierarsi apertamente a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, come battaglia di civiltà?

Propone un referendum tra gli iscritti del Pd sul tema del matrimonio omosessuale. E si atterrebbe al suo esito.
Secondo lui, il mondo GLBT ha perso un’occasione; avrebbe dovuto esprimere un proprio candidato alla segreteria del PD.

3. Omogenitorialità

D. - Esistono in Italia migliaia di figli di coppie di gay e di lesbiche. Come propone di tutelare i figli di queste coppie? Come pensa di riconoscere i diritti/doveri dei genitori non biologici? E’ favorevole o contrario all’adozione, nazionale ed internazionale, di minori da parte di coppie di persone omosessuali?

Al tema non si dà riconoscimento: è troppo fragile la personalità di un bambino per negargli il diritto ad avere una mamma e un papà.

4. Fecondazione eterologa

D. - Sarebbe pronto a rivedere la legge 40 (procreazione assistita), tenendo conto anche delle istanze dei gay e delle lesbiche?

Si, nell’ambito della revisione periodica prevista dalla legge 40 stessa. Ma si aspetta maggiore forza (forza organizzata, intendo, dunque forza politica) per avanzare elementi concreti di modifica. Ind, altro richiamo alla necessità di organizzazione del mondo GLBT.

5. Transessuali

D. - Proporrebbe un provvedimento che faciliti, con le dovute cautele e verifiche, la necessità di cambio di identità anagrafica per i cittadini transessuali?

Si. Indi, ulteriore richiamo alla necessità di smettere di delegare e un suggerimento a farsi “direttisti”, azionare le leve della partecipazione pressante e “antipatizzante”.

Tralascio di sottolineare i neologismi vacui e l’argomentare radicato su posizioni preconcette, prive di fondamento scientifico, soprattutto sui temi più delicati, che coinvolgono la psiche e lo sviluppo individuale.
A chi legge le proprie conclusioni.


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