In un libro che uscirà il 15 ottobre Il contenuto di uno degli accessori più amati dalla Regina.
Mentine, cruciverba e un beauty case di 60 anni fa. Ma l'accessorio è anche un «codice» per lo staff reale.
(Simona Marchetti - Il Corriere della Sera) Il contenuto delle borse delle donne stuzzica da sempre la curiosità dei maschietti, che proprio non riescono a capacitarsi del perché le loro compagne debbano andare in giro con mezza casa stipata nella tracolla, ovviamente griffata. Se poi la borsa in questione appartiene a una delle donne più potenti del mondo come la Regina Elisabetta, allora il desiderio di dare una “sbirciatina” diventa assolutamente irresistibile. Ne sanno qualcosa Phil Dampier e Ashley Walton che hanno dato alle stampe What’s in the Queen’s Handbag: And Other Royal Secrets (ovvero, «Cosa c’è nella borsa della Regina e altri segreti reali») che uscirà il prossimo 15 ottobre, nel quale viene rivelato non solo il contenuto della borsetta reale, ma anche l’uso che ne viene fatto.
MENTINE E CRUCIVERBA - Sua Maestà considera, infatti, il fedele accessorio (ne ha circa 200, fatte dalla casa londinese Launier) un modo efficace per comunicare con il suo staff. Quindi, se mai vi capitasse di trovarvi a un pranzo reale, state bene attenti a dove viene messa la borsa, onde evitare imperdonabili gaffe. Per tradizione, una regina non va in giro con denaro contante, tanto meno carte di credito o assegni, per non parlare delle chiavi della macchina o del passaporto (che non ha), ovvero gli oggetti “irrinunciabili” per la quasi totalità delle donne. Eppure la handbag reale è tutto fuorché vuota, perchè Sua Maestà – che non esce mai senza il gancio in metallo a forma di “S”, che aggancia lei stessa al bordo del tavolo, così da tenere la borsa sospesa dal pavimento - non può assolutamente fare a meno della sua collezione di portafortuna; delle foto di famiglia (la preferita è uno scatto del Principe Andrea al ritorno dalle Falklands); delle mentine e delle caramelle al cioccolato per i suoi adorati corgis; di un paio di cruciverba che i camerieri le ritagliano appositamente dal giornale e del beauty case in metallo che Filippo le regalò come dono di nozze 60 anni fa. Non bastasse, qualche volta si porta dietro persino una macchina fotografica, con la quale scatta lei stessa le foto.
UN CODICE PER LO STAFF - Come detto, però, per la Regina la borsa non è solamente un porta-oggetti, ma diventa anche un codice cifrato per quelli che le stanno intorno: così, se posarla sul tavolo sta ad indicare che il pranzo o la cena finiranno nel giro di pochi minuti, appoggiarla a terra è indice di una conversazione poco interessante e con quel gesto Elisabetta II chiede l’intervento della dama di compagnia, che si materializzerà al suo fianco in una manciata di secondi.
PRANZI LIGHT - Il libro svela, però, anche qualche piccolo segreto di Buckingham Palace: dal trattamento a cinque stelle riservato ai cani reali (dormono in ceste di vimini sollevate dal pavimento, in una stanza fuori dalla camera da letto della Regina, che occasionalmente permette loro di dormire con lei) al cameriere preferito di Sua Maestà (Paul Whybrew, noto come “Big Paul”, lavora a Palazzo da 30 anni e fu lui a salvarla nel 1982, quando Michael Fagan si introdusse nella sua stanza, e quel gesto eroico ha cementato la loro amicizia). Quanto alle preferenze gastronomiche, Elisabetta II inizia sempre la sua giornata con una tazza di Earl Grey e qualche biscotto Marie, mentre la colazione vera e propria è a base di toast e marmellata, sempre con l’immancabile tè. La Regina consuma, inoltre, due o tre bottiglie di acqua gassata Malvern, mentre l’alcool è riservato alle occasioni speciali e in questo caso la scelta va al Mateus Rosé. Decisamente “light” i pranzi, con pesce o pollo, verdure fresche e insalata, mentre alle 5 è l’ora degli scones fatti in casa e dei sandwich al cetriolo, che devono essere rotondi e tagliati della misura giusta per non contraddire un’antica credenza che vuole che chiunque presenti alla Regina del cibo appuntito stia cercando di abbattere la monarchia. Sua Maestà adora i cibi semplici, come roastbeef e “fish and chips”, banditi, invece, dai menù reali aglio, cipolla, salsa di pomodoro e curry, oltre a more e lamponi perché i semini le vanno nei denti. Pretese da nulla se paragonate a quelle del Principe Carlo, che è così ossessionato dal cibo biologico da farselo spedire direttamente da Highgrove in qualunque posto si trovi.
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