Alle richieste del mondo GLBT, Gawronski risponde con prudenza, nel solco della tradzione.
Proseguiamo l’esame delle risposte dei candidati per la segreteria del Partito Democratico alle domande che GayToday, aggregatore di blog della comunità GLBT, ha raccolto fra i suoi lettori: cinque domande più significative da porre ai canditati del Partito Democratico.
Quale sarà l’impegno del partito democratico per eliminare le discriminazioni che esistono tra cittadini, partendo dall’educazione, dalla lotta alla violenza e dalla necessità del riconoscimento dei fondamentali diritti di cittadinanza?
Alla risposta di Adinolfi, si aggiunge quella di Gawronski. Data la sintesi della risposta Rimando al sito per i dettagli delle sue risposte. Qui mi limito a riportare le sintesi.
1. Omofobia
Domanda: Quali saranno le linee d’azione che seguirà il PD per combattere le discriminazioni di genere e per orientamento sessuale in ogni ambito della vita sociale?
- I Dico.
- La cultura di tolleranza, promossa a scuola e in ogni circostanza possibile, punterà proattivamente all’individuazione di tutti i pregiudizi e al loro superamento.
- Un dialogo costante con i rappresentanti delle associazioni GLBTQ; e un posto in Direzione Nazionale a una personalità di alto livello culturale indicato da queste associazioni.
2. Matrimonio
D. - Secondo Lei il PD potrà schierarsi apertamente a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso, come battaglia di civiltà?
Bisogna creare le condizioni per consentire la creazione serena di coppie gay riconosciute dalla società e tutelate nei loro diritti.
3. Omogenitorialità
D. - Esistono in Italia migliaia di figli di coppie di gay e di lesbiche. Come propone di tutelare i figli di queste coppie? Come pensa di riconoscere i diritti/doveri dei genitori non biologici? E’ favorevole o contrario all’adozione, nazionale ed internazionale, di minori da parte di coppie di persone omosessuali?
No. I diritti trovano il loro limite solo nei diritti degli altri (e nella responsabilità che abbiamo verso gli altri). Non è ancora per nulla chiaro alla nostra società e alle nostre conoscenze scientifico-psicologiche che l’adozione di bambini da parte di una coppia gay fornisca ai bambini una situazione ideale per la loro crescita globale. In questo campo come in altri vale il principio di precauzione.
4. Fecondazione eterologa
D. - Sarebbe pronto a rivedere la legge 40 (procreazione assistita), tenendo conto anche delle istanze dei gay e delle lesbiche?
Sì, ma con prudenza.
5. Transessuali
D. - Proporrebbe un provvedimento che faciliti, con le dovute cautele e verifiche, la necessità di cambio di identità anagrafica per i cittadini transessuali?
Si.
Almeno, un paio di tentativi si trovano nelle stringate parole di Gawronski. Certo il grande tabù sulla omogenitorialità si esprime al massimo della sua potenza… In sostanza una serie di risposte improntate ad una notevole cautela e nelle linea della tradizione. Anche in questo caso, un approccio deludente.
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