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mercoledì 10 ottobre 2007

Giornata contro la pena di morte.

(Famigliafantasma blog) Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte.
Vogliamo ricordare che ancora sette nazioni nel mondo prevedono la condanna a morte per atti omosessuali:

• Iran
• Mauritania
• Saudi-Arabia
• Sudan
• United Arab Emirates
• Yemen
• Nigeria (in 12 province del nord, sotto la legge della Sharia)

In altre nazioni non è la legge, ma è la prassi a dare licenza di uccidere gli omosessuali a chiunque, dovunque e in qualunque momento: è il caso dell’IRAQ o di altre nazioni.

Sono stati importanti, non roba da terzo mondo. Sono nazioni che di fatto, senza che ce ne accorgiamo, modificano (in peggio) la nostra vita di “occidentali emancipati”.

Per riflettere, vi riporto alcune parole* di Philipp Braun, Co-Segretario Generale dell’ILGA:
Il valore e la dignità di ogni essere umano è al centro della filosofia dei diritti umani Universali. Ogni persona è unica ed è proprietaria del diritto più prezioso, il diritto alla propria vita.
La sola esistenza della pena di morte è in contraddizione con la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo, e ridicolizza il valore e la dignità della vita umana. Ma ancora più barbarico è condannare a morte degli esseri umani perché amano persone del loro stesso sesso.
Urge che le nazioni Unite si adoperino per rivalutare il valore e la dignità di ogni individuo. Già nel 2003 e nel 2004 le Nazioni Unite hanno votato una risoluzione contro le condanne a morte per atti non violenti, come appunto il sesso tra adulti consenzienti. Il diritto alla vita è universale e assoluto. Non può essere negoziato, condizionato o giustificato.

Questo post è dedicato a Mahmoud Asgari, 16 anni, e Ayaz Marhoni, 18 anni

* La traduzione è personale e frettolosa. Non è letterale ma riflette con onestà il messaggio di Mr. Braun.



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