(Elfobruno blog) Le primarie dovevano essere un successo. Anche se non lo sono state, in verità. È vero che a votare sono andate tantissime persone e penso sinceramente che la stragrande maggioranza di esse sia stata in buona fede. Soprattutto se, come nel mio caso, sono state importunate - pardon! - invitate a votare tramite mail, sms e quant'altro agitando ora lo spettro di Berlusconi ora quello dell'antipolitica con sicure derive nazional-socialiste rappresentate da Beppe Grillo. Eppure a molti sfuggono almeno due aspetti che, a mio modo di vedere le cose, sono preoccupanti.
Il primo: le primarie perdono un corpo elettorale, rispetto a quelle del 2005, che oscilla attorno 25%.
Il secondo: la gente non si è resa conto che non ha votato per una serie di progetti alternativi ma per il mantenimento di uno status quo, quello attuale.
Per queste ragioni le primarie, dicevo, dovevano andar bene (si, col corsivo). Troppo interessi in gioco, a cominciare dalle poltrone dei leader. La macchina da guerra, stavolta non gioiosa, è stata messa in moto. All'insegna del "comunque vada sarà un successo". Chiambretti contro Grillo, a ben vedere.
E d'altronde lo hanno confermato gli stessi organizzatori: si aspettavano una massa meno corposa di quella che si è presentata. Loro stessi non erano molto convinti del successo dell'iniziativa. Per cui si sono ritrovati un "tesoretto" di votanti in più rispetto a quelli stimati. E la macchina da guerra, e di propaganda, ha decretato che il successo sarebbe stato un trionfo senza precedenti.
Senza precedenti?
Facciamo un passo indietro e andiamo al primo aspetto.
Nel 2005 andarono a votare qualcosa come quattro (4) milioni di elettori. Logica vuole che è un successo se vanno a votare altrettanti elettori o poco più. Un trionfo, invece, è se da quattro si passa a cinque, sei, sette milioni di persone. Possibilmente senza sms. E senza brogli e irregolarità, denunciate queste ultime da Enrico Letta e non certo dall'anonima laica o dalle brigate gay.
Per le primarie di adesso si arriva a tre milioni (dichiarati, ma poi davvero tali?). Cifra considerevole, nessuno può negarlo. Ma il restante milione, dov'è sparito?
Ok, mi si dice che le elezioni di due anni fa erano di coalizione e si estendevano a tutto l'elettorato di centro-sinistra. Eppure: questa tornata era aperta a tutti gli elettori italiani e non solo agli iscritti dei DS e della Margherita; se la memoria non mi inganna, allora non era possibile far votare pure minorenni ed extracomunitari. Insomma, il voto era rivolto praticamente a tutti.
Alla luce di tutto questo, e dell'ecumenismo veltroniano il flop è ben più grave di quello che non ci diranno. La morale della favola, se di favola si tratta, è che ne hanno abbindolati un bel po', ma non tutti.
Il secondo punto della questione è quello che mi preoccupa di più.
La gente è andata a votare credendo di scegliere il proprio futuro. Tuttavia ha di fatto avallato un progetto che renderà l'Italia meno libera, più precaria, più disposta al compromesso con i poteri forti e con quelli meno puliti. Non è un mistero per nessuno che Fassino ha detto a chiare lettere che in Sicilia il pd si alleerà con l'UDC. Un partito che ha candidato un governatore in carica in odor di mafia. E tra i primi che si sono congratulati (con se stessi) per il "successo" di queste elezioni, ci sono persone come Massimo Moratti e monsignor Fisichella. Insomma, tutto lascia ben pensare che si faranno battaglie per la legalità (quella vera, non quella contro i lavavetri), per i lavoratori e le fasce deboli e per la laicità.
La gente, purtroppo, questo non l'ha capito.
Verrebbe da dire che purtroppo siamo in Italia. Qui da noi anche Mussolini e Berlusconi hanno avuto il loro seguito (quest'ultimo sembra ancora di gran moda). Non si capisce perché non dovrebbe essere l'ora del cialtronismo di sinistra. Questo all'elettore medio del pd può andare pure bene. Ma l'Italia aveva bisogno di una politica sana, non del vecchio - che è già al potere - e che fino ad adesso nulla ha fatto per mantenere le promesse di ieri che verranno riproposte nei programmi di domani.
L'unica cosa che semmai cambierà, da domani, sono le alleanze. Lega e UDC, Fassino dixit. Per vincere in Lombardia e in Veneto (Casini, intanto, lancia messaggi in codice...). E tutto questo grazie anche a molti nostri amici, persone tutte rispettabilissime che però lavoreranno per permettere che si eleggano ancora candidati processati per mafia e ex ministri e vicesindaci che auspicano pulizie etniche contro extracomunitari e culattoni. Grazie mille, sentivamo davvero il bisogno di gente innovativa e motivata come voi.
Anche perché, grazie a belle persone come voi, tutto diventerà più bello e la sinistra (ma ha ancora senso chiamare così una cosa biancastra che ha l'avallo di chiesa e destra economica non del tutto becera?) canterà vittoria, mentre le magnifiche sorti progressive saranno assicurate per l'ennesima volta e tutto si scioglierà in un applauso liberatorio.
Un applauso...
Non so chi di voi ha visto l'ultimo episodio di Star Wars, quello che doveva essere il terzo del progetto originale. Palpatine, ormai trasfigurato e deforme (un po' come questa sinistra irriconoscibile e brutta) fa il suo discorso all'assemblea di tutti i mondi che governa. Un'era nuova sta sorgendo e tutti applaudono. Tutti, meno una persona. Una donna, una donna soltanto. La quale dice: è così che muore la libertà. Con un applauso.
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