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venerdì 18 aprile 2008

Raid al circolo gay. «Violenze e insulti, poi l’inno al Duce». Ma il Corriere ha dei dubbi.

(Lavinia Di Gianvito - Il Corriere della Sera) È stato l’ultimo atto di una giornata di tensione. Un episodio che il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli non esita a definire «raid squadrista». I soci raccontano di mobili rovesciati, poster gettati a terra. Accorrono Francesco Rutelli e Franco Grillini; Pd e Prc condannano l’irruzione, come pure, al ritorno da Parigi, fa Gianni Alemanno.

«Erano circa le 17.30 — raccontano il segretario politico Andrea Berardicurti e uno dei soci, Massimo Farinella — quando abbiamo sentito molto rumore, come se qualcuno stesse spostando i mobili. Siamo scesi a pianterreno e a quel punto 10-15 ragazzi sono fuggiti gridando "Froci di m...". Inneggiavano al Duce e ai campi di sterminio». Gli aggressori, secondo i volontari del circolo (ce n’erano 7-8), avevano tra i 20 e i 25 anni. Indossavano felpe bianche o nere con il cappuccio tirato su. Nel corridoio d’ingresso, dove il raid è iniziato e finito, i soci del Mario Mieli, nato 25 anni fa, da sempre a sinistra nello schieramento politico, hanno trovato rovesciati a terra il divano, la scrivania, alcuni quadri e i depliant. Poi però, prima ancora che arrivasse la polizia, hanno rimesso tutto a posto. Adesso la Digos indaga per verificare la veridicità dell’accaduto.

Rutelli interrompe la campagna elettorale per precipitarsi a San Paolo, il quartiere dove ha sede il circolo. Una sede che proprio lui assegnò al Mario Mieli nel suo primo mandato come sindaco della capitale. «Ci vuole una grandissima fermezza e una risposta corale— sottolinea—nei confronti di questo rigurgito di fascismo intollerante e omofobico». Anche il suo avversario al ballottaggio esprime «ferma condanna» e «massima solidarietà»: «È un gesto di teppismo intollerabile», dice Alemanno. Per Franco Grillini, nel primo turno candidato a sindaco con il Psi, «il raid è anche figlio della rilegittimazione del neofascismo fatta da Storace e da gente come Ciarrapico, che ha definito le coppie gay "ciarpame"». Interviene pure Paola Concia, deputata del Pd: «L’irruzione è un fatto gravissimo, che conferma la presenza a Roma di focolai di violenza appartenenti alla destra più becera». «Di fronte al clima di intolleranza che sta montando in tutto il Paese — sostiene il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero — c’è bisogno di una risposta ferma». E Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli, si chiede: «È casuale che un assalto di questo genere sia avvenuto a dieci giorni dal ballottaggio?». La risposta , per il circolo, non può che essere una: «No, non lo è».

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