Che la "pruderie" in Italia faccia sempre il suo bell'effetto ed attiri l'attenzione è un dato di fatto ma quella, che a ben vedere, è una ragazzata, diventa una delle principali notizie del giorno non ce lo saremmo mai aspettata.
Il fatto:
(Rainews 24) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro.
I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell'istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure.
In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all'aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica.
L'insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.
Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside e' al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.
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La versione di Panorama:
Pre-adolescenti, tra i 12 e i 13 anni, che gareggiano, in aula, per premiare il più dotato, da veri e consumati esibizionisti. E la supplente, una donna di 40 anni che sostituiva la collega di ruolo, dice: “Non me ne sono accorta”. Si tratta di cinque alunni della seconda media dell’istituto “Giovanni XXIII”, in via Piave a Sant’Antimo (paese in provincia a nord di Napoli), che si sarebbero sfidati a “chi ha il pisello più lungo”.
I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell’istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. Sembra che siano stati, in più occasioni, due dei ragazzini ad istigare gli altri. Altre volte le “gare di genitali” sarebbero state ingaggiate nei bagni dell’istituto per misurare la “propria virilità”.
Ci penserà la procura a capire se è vero che l’insegnante non si è accorta di quello che stavano combinato i suoi alunni che, stando alla versione dell’insegnante, si sarebbero appartati in un’aula accanto con la scusa di discutere su un’imminente gita scolastica e qui avrebbero dato il via all’esibizione. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.
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E si è scomodato pure l'Avvenire, il quotidiano dei vescovi e particolarmente restio a dare notizie che abbiano a che fare col sesso. Ma in questo caso, qualcuno obbietterà, si tratta di educazione. E di minori, aggiungiamo noi... forse un poco di tatto e riservatezza, soprattutto dai preti, ce la seremmo aspettata, invece... messi in "prima pagina" come si dice... perchè?
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Atti osceni a scuola, denunciati 5 minorenni e l'insegnante.
(Avvenire) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro. I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell'istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all'aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica. L'insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere. Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside è al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.
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Resta il fatto che comunque è strano che diverse redazioni, alcune anche particolarmente importanti ed autorevoli (noi ve ne abbiamo dato solo un saggio) si siano fiondate sopra questa notizia che, lo ripetiamo resta in sostanza una ragazzata. Chi maschio e adolescente non se l'è "misurato" con amici o compagni? Senza per questo cadere in "infernali perversioni" o restarne choccati secondo il parere dell'autorevole Panorama.
E comunque gli australiani dicono le la masturbazione allontana il cancro per cui, cari ragazzi "curatevi"...
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