(Valerio Pieroni) Oggi si indignano con Bassolino e la Iervolino per l'immondizia ai bordi delle strade e plaudono l’intervento dell’esercito. Fino a ieri però facevano i capi popolo contro gli inceneritori e contro lo stesso Bertolaso, che costrinsero anche alle dimissioni, guidando, o "benedicendo" dall'alto, le proteste (a volte violente) anti-termovalorizzatori.
Il cuore del "fronte del no" sull'emergenza rifiuti, quindi, sta qui a Roma. Al ministero dell’Ambiente, tanto per precisare, da dove - a metà febbraio – era stata anche firmata una ordinanza per la sospensione dei lavori di costruzione di quattro inceneritori siciliani, oltre che di quelli napoletani. Motivo: l'autorizzazione degli impianti per Pecoraro Scanio era illegittima. Così il ministro verde ha bloccato per parecchi mesi i lavori. Inutile dire che i quattro termovalorizzatori oggi rappresentano la base del sistema integrato di gestione dei rifiuti e poco c’è mancato che si arrivasse pure lì alla situazione che sta vivendo oggi Napoli.
Ma tornando all’emergenza immondizia a Napoli, il 29 agosto del 2004 lo stesso Pecoraro Scanio era di persona ad Acerra per capeggiare una manifestazione: l’oggetto, ovviamente, era proprio il termovalorizzatore, che se fosse stato realizzato in tempo avrebbe potuto risolvere la metà dei problemi di questi giorni. Quindi si è deciso oggi di fare solo quello che poteva già essere una realtà da almeno cinque anni.
Ma non dite che Pecoraro Scanio al problema delle discariche non ci ha mai pensato. Anche se in un anno e mezzo ancora non e’ riuscito a risolvere il problema delle discariche in Campania, è riuscito però a stanziare ben 721mila euro per la bonifica di una discarica in Kenya, a Nairobi. Quindi, come dire: delle discariche napoletane che avvelenano i pozzi chi se ne frega. Meglio bonificare prima quelle esotiche.
A questo punto viene spontaneo chiedersi l’utilità di questo partito che si spaccia per “ambientalista”. Secondo me sono loro i principali responsabili di tutta questa emergenza, compreso il loro leader Pecoraro Scanio, che invito caldamente a cambiare mestiere, andando a curare magari le pecore.
Ma forse non sarà in grado di fare neppure quello, visto che è stato pure capace di confondere una mucca con un bue.
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