Che un omosessuale non debba meravigliarsi mai delle mistificazioni rivoltee contro di lui e del parere degli altri è un fatto assodato, ma quando si passa alla calunnia ed alla pura illazione, allora è tempo di pssare ai tribunali. E' quello che intende fare Alberto Ruggin, recentemente sorto agli onori della cronaca per l'allontanamento dal coro della chiesa da parte del parroco della sua città.
Ieri sera nel corso di un dibattito pubblico a cui hanno partecipato alcuni colonnelli del movimento gay e presenti anche l'onorevole Vladimir Luxuria ed un'agguerrita Paola Goisis, deputata della Lega, si è arrivati ad uno scontro verbale particolarmente violento. E' stata l'occasione ancora una volta per i leghisti di attaccare duramente gli omosessuali con l'onorevole Goisis che ha ritirato fuori la solita e stereotipata paccottiglia che vede i gay errori della natura. Affermazione di sempre sicuro effetto.
Nel corso del dibattito, tra l'altro in una sala gremitissima, il nostro giovane ex chierichetto è poi stato pubblicamente accusato da una sostenitrice della deputata leghista. La donna ha affermato che in realtà egli è stato allontanato dai suoi incarichi da catechista e chierico perchè avrebbe "toccato" i ragazzini. Immediatamente netta e sdegnata la risposta di Alberto Ruggin che ha ribadito "essere persona integerrima e mossa da una una spiritualità convinta, tanto che dalla parrocchia stessa stanno arrivando le opportune smentite. Saprò difendere il mio onore nelle sedi opportune". Come dire ci vedremo in tribunale. E in tutta questa storia, Forza Italia tace, non prende posizioni.
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