
Largo spazio, quindi, ai giubbotti di pelle impunturata, ai cappotti di lana, ai girocolli e alle maglie di cashmere – con collo a scialle rigato o meno -, alle immancabili camicie di cotone, a cravatte di seta, cinture di pelle, guanti e scarpe, e ovviamente ai denim provenienti da Armani Jeans. E qualcuno urla finalmente allo sbloccamento di Giorgio Armani che è andato a vincere su un campo e su un target – quello giovanile – dove gli è sempre stato difficile imporsi, sconfiggendo i pregiudizi dei critici che lo vedevano esclusivamente come uno stilista gli under e over 30. Ma attenzione, la competizione contro i marchi più trendy nel mondo dei ragazzi – D&G su tutti – non è ancora vinta, anche se il rilancio è davvero notevole. Un successo meritato e importante per la griffe che si prepara – nonostante la Pasqua sia lontanissima – a una nuova resurrezione.
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