Da non perdere la capitale Visby, e non solo perché il ferry sbarca proprio qui ma perché le sue mura e la sua fisionomia medievale a ragione sono state incluse nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
Da Visby si può scegliere la macchina o addirittura la bici per visitare il resto dell’isola. Le distanze sono brevi e il paesaggio spettacolare dal punto di vista naturalistico. In particolare Sudret, nella parte meridionale. Coste rocciose e un paesaggio brullo sono intervallate da mulini a vento e antichi muretti. A Gotland si viene per respirare un’aria d’altri tempi, immergersi nella natura e fare anche Birdwatching.
Tanto più che anche l’isola vicina, Öland, a sud, è meta di ornitologi provenienti da tutto il mondo che vengono a visitare la stazione di Ottenby, un punto di incontro di studiosi e appassionati considerati tra i più importanti. Anche Öland merita, dunque, una visita soprattutto nella sua porzione meridionale. Alvaret è un altopiano in pietra calcare unico nel suo genere, anch’esso iscritto nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Non c’è da stupirsi se si incontreranno specie rare di orchidee. Proprio questa, infatti, è la sua particolarità.
E il giro in questa porzione di mondo che sembra fuori dal tempo non può non concludersi ancora più a nord, nell’Isola di Faro, scelta dal regista Ingmar Bergman come sua ultima dimora. Solitaria e tormentata dalle tempeste, Faro è come entrare dentro un suo film.
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