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giovedì 29 novembre 2007

Il ritorno. Raffa, per ora un dvd e poi la tv. E la Carrà polemizza con Endemol.

(TGCom) Raffaella Carrà è pronta per tornare su Raiuno, a ottobre, con un nuovo programma. Ma prima si toglie qualche sassolino dalla scarpa e attacca (pacatamente e indirettamente) la casa di produzione Endemol. Tutto questo lo fa dalla durante la presentazione di Raffica Raffa, un dvd (e un doppio cd) che in 37 sigle televisive racconta la storia della Raffa nazionale e quindi del costume dell'Italia dagli anni Settanta ad oggi.

'E' un programma che sento come un saluto" dice. ''Voglio prepararlo molto bene. Aspetto che Del Noce mi richiami, e poter firmare il contratto''. Racconta di essere già stata chiamata a luglio da direttore di Rai Uno e di avergli parlato della sua idea di tv, che ''deve essere fatta di idee. Se porto un'idea la lancio, non mi era mai accaduto che mi fosse scippata senza dirmi niente, cambiando il titolo''. Il riferimento è a Il Treno dei desideri, condotto da Antonella Clerici su Raiuno, che la Raffa nazionale dice di ''non vedere per principio''. Ma anche a C'e' posta per te di Maria De Filippi. Immediata la replica della casa di produzione del Treno dei desideri Endemol: "Ci teniamo a precisare che nessuna idea è stata scippata alla signora Carrà, visto che tanto il programma Sogni, da lei condotto, quanto il Treno dei desideri sono entrambi tratti dal medesimo format creato da Endemol France Re've d'un jour, di cui Endemol Italia detiene i diritti per il nostro territorio".

Nel attesa di tornare sul piccolo schermo non esclude un'incursione su La7 a Bombay, ospite di di Gianni Boncompagni e Giovanni Benincasa. Dopo Amore, il programma di due stagioni fa dedicato alle adozioni a distanza, Raffaella sente che ''il rapporto col pubblico e' rimasto sospeso. Mi piacerebbe ricontattarlo''. Anche se, precisa, ''sono per fare un programma ogni due-tre anni, è la teoria contraria a quella di Baudo. Ho più paura che la gente dica 'ancora lei', di 'dove e' andata a finire?''. Non nasconde di essere rimasta molto legata ad Amore, un programma sulle adozioni a distanza ''che e' nella mia anima''. Ma lamenta: ''Sono stata messa in condizione di fare una trasmissione con le briciole. Non da Del Noce. Ho sofferto molto. Non voglio fare la vittima, ma c'era qualcosa di strano. La tv si fa insieme. Forse sono punita perchè dico sempre la verità. Ma voglio andare via avendo un rapporto pulito con la gente''.

In Raffica Raffa si va da Ma che musica maestro a Rumore e Tanti auguri, Ma che serà (anno 1978). Se Raffica andrà bene, potrebbe uscire un altro dvd con i suoi duetti con le grandi star con cui ha lavorato. ''Ho sempre cercato di essere credibile. Non sono mai stata perbenista o buonista, ho ballato con l'ombelico di fuori, per me era naturale. Da anticonformista, negli anni '70 vivevo con un uomo separato con tre figlie. Mia madre neanche voleva che facessi questo mestiere. Quando mi ha vista la prima volta in tv ha chiesto 'ma eri tu quella che ballava?'''. Rivela che non fu Boncompagni a lanciarla in tv ma Giovanni Salvi, 'il terrore degli artisti', che le fece il provino di Io Agata e tu. Gli aneddoti non finiscono: a Milleluci Mina si rifiutò di abbassare le zeppe, nonostante la differenza di altezza con lei. Maga Maghella? ''Mi stava antipatica, era un incubo. Non mi è mai piaciuto fare canzoni che ammiccassero ai bambini, che invece facevano il Tuca Tuca...''. E una 'serata Raffaella' come quella di Celentano, magari prima di Natale? ''Una notte è poco per parlare con la mia gente", risponde. "E poi credo che non avrei lo stesso budget di Adriano''.

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