banda http://blografando.splinder.com

martedì 30 ottobre 2007

Sesso e coca a Buckingam Palace: Confermato, è il visconte Linley il reale ricattato.

Il segreto sull'identità della personalità che aveva subito il tentativo di estorsione è durato poco. Il nobile, 45 anni, sposato è il figlio della principessa Margaret. Secondo il "Sun" potrebbe decidere di raccontare pubblicamente quello che è successo. I due presunti estorsori dicono che non c'è stato tentativo di ricatto.

(Enrico Franceschini - La Repubblica) Non è il principe Carlo, non è il principe William, non è il principe Harry, ma è pur sempre il nipote della regina Elisabetta. L'identità del membro della famiglia reale britannica ricattato per una storia di omosessualità e droga sarebbe il visconte David Linley, 45 anni, figlio primogenito della defunta principessa Margaret di Windsor, sorella della regina, e del famoso fotografo inglese Lord Snowdown Linley.

Il giudice che segue l'inchiesta sul ricatto ha vietato ai media britannici di rendere noto il suo nome, in omaggio al rispetto della privacy, un diritto generalmente difeso con particolare attenzione in questo paese, specie quando riguarda la "royal family".

Ma il divieto si estende soltanto a giornali e televisioni che operano nel Regno Unito, non a quelli all'estero né può applicarsi a un mezzo di comunicazione senza frontiere quale Internet: così vari siti americani e di altri paesi hanno smascherato l'identità del ricattato, già nota da giorni a tutti a Londra ma rimasta segreta a causa dell'ingiunzione del tribunale.

Stamane, peraltro, il Sun di Londra scrive che il "membro della famiglia reale" potrebbe decidere spontaneamente di identificarsi in pubblico, per mettere a tacere le indiscrezioni, i sospetti e le supposizioni secondo cui a essere ricattato per sesso e droga potrebbe essere qualcun altro, ancora più importante di lui, come per l'appunto Carlo, William o Harry.

David Linley è sposato, ha due figli ed è uno dei pochi membri della famiglia reale ad avere ottenuto un considerevole successo personale nel lavoro, come proprietario di un'azienda molto apprezzata di arredamento e design. L'unica volta in cui in passato il suo nome fu legato, indirettamente, a qualche scandalo fu quando un dipendente della sua società, di sesso maschile, fu indicato come la ragione del fallimento del matrimonio di un altro noto personaggio delle cronache londinesi, apparentemente per una relazione omosessuale trai due.


La vicenda che invece ora lo vede protagonista è stata ribattezzata "sesso, droga e videotape" dai tabloid londinesi. Il 2 agosto scorso, a quanto sembra, il visconte Linley ricevette la telefonata di un uomo che tentava di estorcergli 50 mila sterline (circa 70 mila euro), minacciando di diffondere altrimenti una videocasetta su rapporti omosessuali e uso di cocaina che lo riguarda. Linley si rivolse a Scotland Yard. L'11 settembre un poliziotto, fingendosi un messo del visconte, incopntrò due uomini in una stanza dell'hotel Hilton di Londra. I due gli mostrarono il video, in cui si vedeva un dipendente della famiglia reale che affermava di avere avuto rapporti di sesso orale con Linley e che poi sniffava cocaina estratta da una busta con il nome pre-stampato di Linley. A quel punto l'agente arrestò i due, che il giorno dopo sono stati incriminati da un magistrato per tentata estorsione e da allora sono chiusi in carcere in attesa del processo, fissato per il 20 dicembre.

Gli imputati sono Ian Strachan, 30 anni, un frequentatore delle notti di Londra, e Sean McGuyire, 40 anni. Strachan è difeso da un avvocato italo-inglese, Giovanni Di Stefano, che nega qualsiasi responsabilità del suo cliente, sostenendo che non c'è stato alcun ricatto e che si tratterebbe di un equivoco: i due avrebbero voluto mettere in guardia la casa reale sulla inaffidabilità del dipendente che andava in giro a raccontare pettegolezzi piccanti sul conto dei Windsor. Nella videocassetta il dipendente avrebbe parlato fra l'altro di un complotto intorno alla morte di un altro membro della famiglia reale: forse un riferimento alla principessa Diana.

Sphere: Related Content

Nessun commento: