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lunedì 29 ottobre 2007

Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato.

Dal sito del CUA-TO: “La protesta organizzata oggi a Roma da “Facciamo Breccia” e alcuni centri sociali romani davanti alla Chiesa di S. Eugenio frequentata da fedeli dell’Opus Dei si è conclusa con momenti di tafferuglio.

Alle 11,45 compagn* dell collettivo ‘Militant” e del collettivo “Facciamo breccia”, appartenenti alla rete dei centri sociali romani, hanno esposto uno striscione davanti alla chiesa Sant’Eugenio in piazza delle Belle Arti con scritto: “Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non puo’ essere beato”.

Insieme allo striscione e’ stata esposta una riproduzione su un pannello di due metri per cinque della Guernica di Picasso.
La protesta nasce perche’ stamani il Papa ha beatificato 498 “martiri” uccisi in Spagna negli anni Trenta del secolo scorso.”[…]

Comunicato del collettivo Militant

Facciamo Breccia rivendica il sostegno all’azione compiuta ieri da un gruppo di attivisti/e di “Militant” che, sulla chiesa di S. Eugenio a Roma, gestita dall’Opus Dei e dove furono celebrati i funerali del fondatore Echevarria, hanno affisso una gigantografia della Guernica di Picasso e la scritta “Chi ha ucciso, torturato e sfruttato non può essere beato”. Parimenti sostiene il volantinaggio di un nostro comunicato compiuto – in territorio italiano – da parte di simpatizzanti del nostro coordinamento, a cui la Digos ha poi sequestrato i volantini dopo aver condotto i due ragazzi in questura. Atti simbolici che hanno raggiunto il cuore e la testa di tutte e tutti coloro che lottano in Italia in nome dei valori della laicità e dell’antifascismo.La beatificazione di 498 franchisti (“casualmente” nell’anniversario della marcia su Roma) voluta dal Vaticano è un fatto politico, che va ad inserirsi in un progetto ad ampio spettro della gerarchia d’oltre Tevere.[…]

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