TEATRO: PORDENONE, AL VERDI 'VOLEVOESSEREPASOLINI.COM'
(Adnkronos/Adnkronos Cultura) - ''Piu' di trent'anni fa, per aver descritto l'Italia contemporanea, Pier Paolo Pasolini venne infilato in una busta di cellophane quasi fosse il reperto di un delitto ed etichettato come decadente''. Cosi' il giornalista Oliviero Beha ha riassunto il senso dello spettacolo da lui scritto e intitolato ''volevoesserepasolini.com''. La rappresentazione, prodotta da Promomusic e diretta da Beppe Arena, debuttera' giovedi' 1 novembre al Teatro Verdi di Pordenone, nell'ambito del festival ''Le voci dell'Inchiesta''.
Beha, che sara' in scena con gli attori Matteo Ali' e Tiziana Di Masi, ripercorrera', sulle musiche originali di Valentino Corvino, l'Italia di oggi. ''Sono un giornalista -ha detto Beha- ma se saliro' sul palcoscenico in questo spettacolo non accadra' in questa veste, sara' solo perche' mi interessano la drammaturgia e il potere evocativo della parola teatrale''.
Il festival ''Le voci dell'inchiesta'' e' un'iniziativa di Cinemazero, organizzata in collaborazione con l'Universita' degli Studi di Udine, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Pordenone, in sinergia inoltre con l'Associazione Teatro Comunale Giuseppe Verdi e pordenonelegge.it.
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ROMA: AL TEATRO DEI DOCUMENTI LA LEGGENDA DELLA PAPESSA GIOVANNA.
(Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Il Teatro dei Documenti a Roma propone, dal 6 al 18 novembre prossimi, ''La papessa Giovanna''. Lo spettacolo, con regia di Terry D'Alfonso e musiche originali di Marco Podda, e' stato scritto da Claudio Pallottini e Massimiliano Giovanetti e sara' interpretato da Sandra Collodel e Andrea Pirolli. La rappresentazione si avvarra' anche di contributi video in cui compariranno Giorgio Albertazzi, Gigi Proietti e Giorgio Lupano.
Attorno all'anno 855, secondo una leggenda ampiamente diffusa e viva ancora oggi, una donna sarebbe salita al soglio di Pietro da sempre retto da uomini. Per piu' di due anni la Papessa avrebbe governato la Chiesa, emanando leggi e ordinando ministri, finche' un evento improvviso, durante una processione solenne, non ne avrebbe rivelato pubblicamente e drammaticamente l'identita' femminile.
Questa messinscena tiene in considerazione le diverse ipotesi, fondendole attraverso la chiave dell'ironia e del grottesco. Il gioco, il divertimento, la fantasia ma anche il dramma sono alla base della narrazione dell'evento, accettato e poi rifiutato dalla Chiesa attraverso gli undici secoli che ci separano dall'accadimento.
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