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venerdì 5 settembre 2008

Venezia: "Un Altro Pianeta" di Tummolini miglior film gay. Ma ha vinto il marketing.

(Agi) La giuria del Queer Lion Award, premio collaterale organizzato da CinemArte e dedicato al miglior film con tematiche omosessuali, presieduta dal regista Tinto Brass e composta dal giornalista Massimo Benvegnu' e dal critico Boyd van Hoeij, attribuisce il premio a: "Un altro pianeta" di Stefano Tummolini "per l'apprezzabile rappresentazione di una galleria di personaggi con storie, vissuti, gioie, speranze, che attraverso sguardi, incontri di corpi, sesso, parole, musica, si conoscono, si confrontano, si amano e si lasciano. La vita insomma, in 'un altro pianeta'". Il film ha sbaragliato la concorrenza di 14 opere: dalla sezione Venezia 65 "Nuit de chien" di Werner Schroeter; da Orizzonti "Jay" di Francis Xavier Pasion, "Khastegi" di Bahman Motamedian, "Il primo giorno d'inverno" di Mirko Locatelli, "Valentino: The Last Emperor" di Matt Tyrnauer, "Below Sea Level" di Gianfranco Rosi; dalle Giornate degli Autori "Pescuit sportiv" di Adrian Sitaru, "Pokrajina St.2" di Vinko Moderndorfer, "Venkovsky Ucitel" di Bohdan Slama; dalla Settimana della Critica "Lonsj" di Eva Sorhaug; dal Venice Market "Antarctica" di Yair Hochner, "Ciao" di Yen Tan, "Esprit es-tu la'?" di Philippe Vallois e "The Loast Coast" di Gabriel Fleming. Il premio verra' consegnato domani dall'onorevole Paola Concia.
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Ndr. No, non siamo d'accordo con questa scelta. Troviamo che questo film abbia vinto grazie ad una brillante operazione di marketing ideata e pianificata a tavolino. Probabilmente meritava di più il film su Valentino, E poi da quando i premi vengono consegnati da politici? Quando i gay impareranno a lasciare la politica fuori dalla porta?
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La nostra risposta al commento di Marco.

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2 commenti:

Marco ha detto...

Saremmo felici di sapere in cosa dovrebbe consistere questa fantomatica "operazione di marketing ideata e pianificata a tavolino"; l'applauso, durante la consegna dei premi collaterali, che ha accolto l'annuncio del Queer Lion a Un altro pianeta (applauso fatto da na platea di gay, etero, maschi femmine.. comunque TUTTA gente che il film lo aveva visto) metterebbe a tacere qualunque malalingua.
Sul fatto che il premio sia stato consegnato da un politico, è vero, se ne poteva fare a meno; ma non mi pare davvero una motivazione sufficiente per inficiare il lavoro di una giuria che ha lavorato in maniera seria, del tutto autonoma ed indipendente.
Quando i gay impareranno a lasciare la politica fuori della porta? ...e quando impareranno a non vedere trame e cospirazioni anche dove non ce ne sono?
Ah.. per inciso.. da cinefilo frequentatore di Venezia che a visto tutti e 15 i film concorrenti al Queer Lion: sì, il documentario su Valentino è molto bello; no, non meritava di vincere.
Marco

SaraTheHutt ha detto...

Non ho visto tutti i film, ma molti si e per me Un'Altro Pianeta è un piccolo gioiellino: onesto, sincero e fortemente voluto. Questo film è la dimostrazione che quando si ha qualcosa da raccontare e quando lo si vuole raccontare davvero non c'è niente che ti puo' fermare. Se poi si è aiutati da un cast davvero formidabile, ancora meglio. Io ci ho visto molto cuore in questo film e mi è davvero piaciuto tanto. Sono davvero molto felice che abbia vinto e spero che questo premio permetta al film di essere distribuito