(Panorama) È stato una delle più belle sorprese italiane della mostra del cinema di Venezia. E non è giunto dalla selezione in concorso, ma dalla Settimana internazionale della Critica. È Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio, che arriva nelle sale italiane il 5 settembre, con un cast fresco e brillante dove, in quattro personaggi, fanno in tutto 355 anni. Sono le quattro vecchiette protagoniste, nessuna attrice professionista, Marina Caciotti (85 anni), Valeria De Franciscis (93), Grazia Cesarini Sforza (90), Maria Calì (87). Con loro lo stesso regista, già sceneggiatore di Matteo Garrone, che ha prodotto la pellicola.
La storia divertente e drammatica di queste quattro signore ha avvinto il Lido, tanto che sono servite proiezioni supplementari per cercare di accontentare tutti.
Ecco la trama. Gianni, un uomo di mezz’età, figlio unico di madre vedova, vive con sua madre in una vecchia casa nel centro di Roma. Tiranneggiato da lei, nobildonna decaduta, trascina le sue giornate fra le faccende domestiche e l’osteria. Il giorno prima di Ferragosto l’amministratore del condominio gli propone di tenere in casa la propria mamma per i due giorni di vacanza. In cambio gli scalerà i debiti accumulati in anni sulle spese condominiali.
Gianni è costretto ad accettare. A tradimento, l’amministratore si presenta con due signore, perché porta anche la zia che non sa dove collocare. Gianni, travolto e annichilito dallo scontro fra i tre potenti caratteri, si adopera eroicamente per farle contente.
Il trailer da YouTube:
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“È una situazione che ho parzialmente vissuto” dice Di Gregorio. “Comunque ho voluto con questo lavoro togliere la retorica del tipo ‘cuore di mamma’ e mostrare queste vecchiette per quelle che sono. E soprattutto volevo parlare di quei sessantenni come me che, avendo ancora una mamma, si sentono come dei ragazzini”.
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