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venerdì 5 settembre 2008

Milano. Roberto Bolle torna alla Scala per Petit.

(Affari italiani) La Scala rende omaggio al grande coreografo francese Roland Petit. Per dieci serate, dal 6 al 17 settembre anrdrà in scena un Tributo a un mito della danza. La Serata Petit riflette lo specialissimo rapporto che lega la Scala al maestro francese. Lo spettacolo è un excursus nel lavoro coreografico di Roland Petit, attraverso figure femminili potenti ed emblematiche che ammaliano il protagonista maschile: la donna fatale di Le Jeune homme et la Mort, capolavoro esistenzialista su libretto di Cocteau; la esplosiva e trasgressiva Carmen nell'omonimo titolo del 1949, che torna alla Scala sette anni dopo le ultime rappresentazioni; l'invisibile presenza che ossessiona Frederi in L'Arlésienne, balletto del 1974 ispirato al lavoro letterario e teatrale di Alphonse Daudet, che entra ora per la prima volta nel repertorio della Scala.

Bolle è entrato giovanissimo alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala: il primo a notare il suo talento è stato proprio Rudolf Nureyev, che lo ha scelto per interpretare il ruolo di Tadzio nel balletto Morte a Venezia di Flemming Flindt. Nel 1995 vince i primi premi ( Premio Danza e Danza, sia il Premio Positano). Dal 1996, alla sola età di 21 anni, si è proposto a livello internazionale e da allora ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo. Dal 1998 è artista ospite residente al Teatro alla Scala. La sua consacrazione nella stagione 2003-2004 quando gli viene riconosciuto il titolo di étoile del Piermarini.

Ma la passione per il balletto nasce davanti alla tv. Fin da bambino Roberto rimaneva incantato davanti ai varietà in tv e provava le piroette nel salotto di casa. Bolle candidamente ha rivelato che da piccolo ballava davanti alla tv vedendo Heather Parisi: "In questo modo cominciai a manifestare la mia voglia di danzare". Il novello Nureyev ha anche un suo sito, robertobolle.com, sommerso di messaggi di ammirazione

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