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martedì 5 febbraio 2008

Unioni civili. I parlamentari “adotteranno” una coppia.

(Adele Parrillo - Grazia) Art.2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

E’ in base a questo articolo della nostra Costituzione, di cui proprio in questi giorni si festeggia la ricorrenza della sua nascita, che sabato 23 febbraio, a Roma ci sarà una importante manifestazione che coinvolgerà direttamente le coppie conviventi e i parlamentari.
Ogni parlamentare “adotterà” simbolicamente una coppia consegnandole un certificato di Unione Civile impegnandosi pubblicamente a farlo diventare, al più presto, da simbolico a reale
.
Gli ambienti ecclesiastici continuano a “bollare” le unioni civili come il risultato di una vita vissuta fuori da ogni morale, quindi sbagliata. Noi che chiediamo l’approvazione di una legge che riconosca questo tipo di unioni, dobbiamo avere lo stesso rispetto di chi crede nel matrimonio religioso. Chi sceglie una convivenza, non è privo di spiritualità e di morale. Ha semmai una spiritualità laica, intesa come vita interiore profonda, come fedeltà e impegno nelle vicende umane, ugualmente attento alla dimensione estetica e alla creazione di bellezza nei rapporti umani. Chi sceglie una convivenza, lo fa per recuperare un senso più profondo e autentico dell’amore, dice di sì, ogni nuovo giorno.
Per questo ti invitiamo sabato 9, e sabato 23 febbraio a sostenerci.
Più informazioni sul mio blog e sul sito della Linfa (Lega Italiana Nuove Famiglie), di cui sono vice-presidente.

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