Silvio, difensore dei gay.
(Roberto Iacono – Megachip) La degenerazione, o forse la sola e totale assuefazione dal niente o dal troppo possono rendere l'uomo un essere ancor più meschino di quanto alla pari potrebbe essere un topo di fogna...
Denominata nei parlamenti europei, quelli meramente politici, come in quelli per i diritti umani: la comunità ''Glbt'' la comunità gay è sotto tutti gli aspetti niente altro che un'ombra miserabile di se stessa. Inesistente.
Il piccolo spazio che lascia è solo, giusto giusto guarda un po', per la ''comunità gay''. Espressioni incomprensibili e pesanti per chi un minimo usa il cervello per farci fare qualche passeggiata alle sinapsi.
Espressioni nefaste per chi capisce che a descrivercisi ''comunità'', non solo si rischia di auto-discriminarsi, ma peggio ancora si intraprende la stessa strada politica di un paese, a caso, come Israele. E ci si chiude, ci si stringe, ci si accomoda gli uni con gli altri e ci si stringono le mani sudaticcie giorno dopo giorno. Mentre intorno crescono i muri dentro i quali le paure si snidano e si annidano. Prende piede il terrore di veder venire meno lo status guadagnato, di essere discriminati ! Ci si sente in una roccaforte inespugnabile, ma precari psicologicamente, e non di un terrore vero, tangibile, ma di una paura collettiva, di una diffidenza altrui nei confronti della propria differenza. Differenza rintracciata e chiamata ''diversità''.
Allo stesso modo lo Stato della ''Santa Chiesa'', guardando il mondo dal suo cannocchiale dell' osservatore romano denuncia tutti i giorni la qualunque delle situazioni per le quali si sente minacciata, oltraggiata. Allo stesso modo le ''comunità sociali contemporanee'' (chiamiamole così va) si stringono. Tutte sembra sviluppino caratteristiche simile se non basicamente identiche...
Quella gay in questo però ha due varianti differenti. La prima è che i gay hanno fama storica di essere incorreggibili SENSIBILI (dunque inattaccabili, si sa un sensibile è colui che vede solo il giusto da farsi, colui che ha cuore e altruismo. quindi agisce sempre nel bene). La seconda meno nota sotto gli occhi di tutti si basa sui soldi. Il vil danaro e la famosa scalata sociale che distingue i sogni, almeno apparenti, di buona parte di questa comunità di potenziali ''saranno famosi''. Il sito web italiano Gay.it *, forse il più visitato, comunque molto famoso. Si occupa poco di politica. E di certo in questo è poco criticabile.
Preferisce occuparsi di pubblicità, di moda, di auto, di estetica, di capitalismo in una parola sola. Gli piace parlare dell'acquistabile, e così gli piace farsi porta voce di una fetta di paese i cui interessi, così sembra, siano indirizzati esclusivamente verso una bilancia bilanciata nella quale da una parte stanno i famosi diritti umani per le parità dei diritti e dall'altra tanti e tanti chili di soldi. Soldi che si spalano tra i circoli romani dell' Arcigay e del Mario Mieli. Soldi che si spalano come budini col cucchiaino rispettivamente tra locali hard, sex, osè e fetish i primi e serate danzanti i secondi.
Soldi che cicciano come piante grasse da vere e proprie ''aziende di settore'' che lavorano stagionalmente come la Digayproject; senza contare le varia tessere e tesserine di iscrizione al ''chicchessia circolo". Ma quanto guadagnano i vertici di questi cucuzzari. Quanto guadagnano Imma Battaglia, Franco Grillini e Vladimir Luxuria? Con quanto riescono a fare secca la fine del mese grazie hai loro conflitti di interessi?
L'unione di stipendi parlamentari, imprenditoriali e ''artistici'' è un argomento che spaventa meno rispetto all'omofobia! Tutto tace in merito. In questo sito si parla poco di politica, si parla poco in generale, si sta passivi (nessun se ne risenta) come davanti ad una televisione, ma la scelta su cui cade il telecomando è sempre e comunque frivola! gossip, shobiz, e tante e tante foto ammicchevoli e maliziose. Il sesso sembra l'unica vera preoccupazione quotidiana. L'unica rubrica adatta a questo tipo di cose (politiche) è ''politica e storia''... Ma chi ci trovo? Silvio Berlusconi, l'imprenditore per eccellenza, colui che ha una triennale in conflitti d'interesse! "E se fosse Silvio...?" questo è il titolo dell'articolo, che è poi tra l'altro l' home page del sito se non titolo della mail che mi sono trovato postata.
Ebbene si, si chiedono quelli della redazione; se fosse Silvio e il centro destra e fare una legge antiomofobica e per le pari opportunità come per i dico e i pacs, quindi se fosse Silvio a vincere. Se il centro destra diventasse rappresentante dei diritti di questa comunità? Se lo chiedono, e se lo avallano ( ndr. ''se la cantano e se la sonano''). Guardatevi l'articolo, e vedetene le foto come pure tutte le frasi evidenziate in neretto nero, che cadono sempre su concetti come: "Berlusconi", "trionfo senza precedenti alle elezioni","un unico vincitore"... mentre agli altri rimane solo il neretto grigio al massimo.
E cade addosso, almeno a me, un po' di sconforto. Innanzi tutto per la necessità di un ghetto nel quale parlare solo da opportunisti, un articolo dove pensare solo alle proprie problematiche senza accennarne altre ''esterne''. Modo nel quale ci si definisce diversi tra esseri. E poi per le idee. Credere nell'uomo che si lascia chiamare cavaliere senza che noi se ne conosca il perché! Credere nella sua eleggibilità e soprattutto divulgarne l'idea in un articolo da prima pagina che verrà letto da migliaia di persone... Ipotizzare che la destra in realtà sia qualcosa in cui anche la ''comunità glbt'' dovrebbe credere.
Spingere una bella fetta di elettori alle urne col cervello fritto due volte forse è meglio! Come si può pensare di credere che la destra si occupi di pacs se è proprio in un partito che si chiama La Destra che stanno convergendo i gruppi neofascisti. Ma la ''comunità'' si sente sicura e rappresentata! .... o forse no, sarò leale la comunità preferisce perdere poco tempo ad informarsi. Preferisce forse, come tanta altra gente comune, lasciarsi rappresentare da altri, mentre si imbelletta. Preferisce andare in una discoteca del ghetto, vedere amici del ghetto, bere nel pub del ghetto, farsi le vacanze nel villaggio turistico del ghetto... in soldoni: spendere, spendere e spendere purchè sia nel ghetto, così, che ne vada nella realizzazione di una propria personalità presente e rappresentata dal simbolo di una sessualità. Mi stupisco un poco, ma alla fin fine tutto questo mi ricorda già qualcosa... E penso a quel genio di Mimmo, l'amico pugliese definibile ''il memoria''...un laureato vecchio ordinamento in Storia che è una vera enciclopedia, e una volta mi raccontò di come quella che conosciamo come ''notte dei lunghi coltelli'' in realtà non fu che una vicenda omosessuale.
L' ''epurazione'' dei tanti gay dichiarati che a lungo avevano esplicitamente scapeggiato all'interno del terzo reich di hitler & coo. Destra, estrema destra e destrismi con omosessualità hanno dunque già convissuto... spero voi possiate sbagliarvi nel vostro articoletto circa la vittoria della poltrona del presidente del consiglio. Trovo poco consono il posto della giustizia in mano ad un idrovora dei soldi.
*L'estensore dell'articolo, nel testo ha commesso un errore, ha scritto Gay.it al posto di Gay.tv infatti è a quest'ultimo che si riferisce. Per correttezza abbiamo preferito non fare correzioni.
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