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sabato 19 gennaio 2008

A Roma il mito futurista della velocità.

(Francesco Prisco - Il sole 24ore) Per l'ingenuo e rivoluzionario Filippo Tommaso Marinetti, teorico del Futurismo, il rombo di un'automobile era «meglio della Nike di Samotracia» e non c'era modo più efficace per descrivere le perfette forme aerodinamiche di una spigola appena pescata che paragonarla ad un siluro. L'inizio del Novecento, con la sua entusiastica conquista del progresso tecnico, vede nell'esaltazione della velocità una vera e propria poetica di riferimento. A questo controverso sentimento è dedicata "Il mito della velocità – Arte, motori e società nell'Italia del Novecento", mostra in programma dal 19 febbraio al 18 maggio al Palazzo delle Esposizioni di Roma.

Una collettiva di forte impatto visivo, quella curata da Eugenio Martera e Patrizia Pietrogrande, che riunisce automobili di varie epoche, motociclette, aerei, fotografie storiche, filmati ed ovviamente opere d'arte in uno spettacolare quanto inedito connubio che punta a dimostrare come il concetto di velocità e il mito ad essa connesso abbiano influenzato e trasformato la nostra società nel corso del cosiddetto "Secolo breve", modificando profondamente i linguaggi, le forme d'espressione della materia e la velocità dell'informazione. Sei i temi cardine intorno a cui si articola il percorso espositivo. La prima sezione sarà dedicata alla "Bellezza della velocità", nuovo tipo di bellezza portato provocatoriamente sulla scena dall'estetica futurista. Opere fondamentali del periodo si ispirano a questo concetto e proprio con queste opere si aprirà il percorso dell'esposizione. Una particolare attenzione verrà posta sulla figura dello stesso Marinetti, nonché su tutti gli aspetti sui quali la corrente futurista pose la sua attenzione: la moda con i capi d'abbigliamento disegnati da Crali, Depero e Thayat, il cinema e la fotografia. Verrà inoltre presentato un repertorio degli oggetti del progresso industriale e meccanico che hanno rappresentato i marchi semantici della modernità: l'automobile, il treno, le stazioni, le autostrade, i telefoni, le radio. La seconda sezione sarà dedicata principalmente alla velocità dei cieli, verranno esposte opere d'arte legate al movimento degli aeropittori: spazio ai lavori di Crali, Tato, Delle Site, D'Anna e molti altri. Al centro della sala sarà inoltre posto un esemplare originale dell'idrocorsa Fiat C29 proveniente dal Museo Storico dell'Aeronautica militare di Vigna di Valle. Nella terza sezione si parlerà invece della storia del design italiano dell'automobile attraverso prototipi, progetti e auto dei più grandi designer italiani: Flaminio Bertoni, Nuccio Bertone, Dante Giocosa, Pininfarina e Vittorio Jano. Il boom economico italiano degli anni Cinquanta e Sessanta è il perno attorno al quale ruota la quarta sezione, intitolata sintomaticamente "La velocità della crescita". Saranno esposte le auto simbolo di quell'epoca: la 500 del Fiat 500 Club Italia, la Lancia Aurelia B24 resa celebre dal film "Il sorpasso" di Dino Risi e proveniente dalla Collezione Storica Lancia e la mitica Vespa GS del Museo Piaggio di Pontedera. Tornano ad avere un ruolo fondamentale la moda e il design, grazie ai magnifici abiti di Pucci, Roberta di Camerino e Missoni, e a pezzi storici quali il televisore Algol e la macchina da scrivere Valentine. La quinta sezione sarà invece dedicata alla velocizzazione nel campo delle comunicazioni avvenuta tra gli anni Ottanta e Novanta grazie al fax, al cellulare, al computer e alle fibre ottiche. Troveranno spazio in questa sezione testimonianze relative all'impulso italiano nel campo del computing dato dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, al primo calcolatore elettronico italiano "Olivetti Elea 9003", uno dei primissimi al mondo costruito interamente a transistor, e alle grandi scoperte di Carlo Rubbia, legate all'accellerazione di particelle. Uno sguardo al futuro anima in ultimo la sesta sezione, nella quale saranno sulla scena ancora i grandi car designers italiani grazie alla presenza di splendidi prototipi, simboli della velocità nel Ventunesimo secolo. Futuribili automobili di prova disegnate per scopi dimostrativi che permettono la sperimentazione sul disegno dei nuovi prodotti prima che vengano messi in produzione.

Il mito della velocità. Arte, motori e società nell'Italia del ‘900
Roma, Palazzo delle Esposizioni
19 febbraio – 18 maggio 2008
A cura di Eugenio Martera e Patrizia Pietrogrande
Ingresso: intero euro 12,50; ridotto euro 10,00
Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30;lunedì chiuso
Catalogo: Giunti
Per informazioni: 0639967500 - Palazzo delle Esposizioni

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