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sabato 19 gennaio 2008

Forlì. Guido Cagnacci, una mostra per scoprire un genio della pittura del '600.

(J. Belhumeur - Fashionlaw) Forlì dedica una grande mostra a Guido Cagnacci (curata da Antonio Paolucci e Daniele Benati), che inaugura l'apertura annuale dei Musei San Domenico il 20 gennaio (fino al 22 giugno). Il pittore, nato a Santarcangelo di Romagna nel 1601 (morì a Vienna nel 1663), fu un autentico protagonista del Seicento, autore di capolavori tra il naturalismo drammatico di Caravaggio e la bellezza virtuosa di Guido Reni. E' noto soprattutto per la sensualità dei suoi nudi femminili, ma creò anche bellissime opere sacre. Inquieto e litigioso, capace di passioni violente e scosso da profonda spiritualità, condusse una vita errabonda, da Rimini a Bologna, da Roma a Forlì, e poi a Venezia e infine a Vienna. Accompagnato spesso da giovani donne che gli facevano da modelle e che per passare inosservate si vestivano da uomo. La mostra presenta oltre 80 opere del pittore, ricostruendo gli inizi dell'attività nella sua terra natale, per poi accompagnarlo a Roma, dove si recò più volte in compagnia del Guercino, venendo a contatto con le opere di Caravaggio. Quando la fama ormai raggiunta lo portò a Bologna, si misurò con i lavori di Guido Reni, da cui trasse una nuova monumentalità senza che le sue immagini perdessero spessore carnale. "Per evidenziare i risultati di queste esperienze, la mostra affianca ai capolavori giovanili di Cagnacci dipinti del Caravaggio e dei suoi seguaci, nonchè di Guido Reni e di Guercino (complessivamente oltre cento opere)" - come ci è stato precisato da Antonio Paolucci alla conferenza stampa tenutasi alla Pinacoteca Brera di Milano il mese scorso. L'esposizione riserva grande spazio ai soggetti profani e ai nudi femminili che il pittore privilegiò, e che lo portarono a lavorare in ambienti segnati da una grande libertà (Venezia e Vienna). Accompagnano in mostra il folto nucleo di opere di Cagnacci, pitture di Guercino, Guido Reni, Francesco Albani, Orazio Borgianni, Ludovico Carracci, Gentileschi padre e figlia, il già rammentato Caravaggio e altri. Così, se si vuole la riprova dell'indipendenza del "genuis" cagnaccesco, basta un confronto fra il "Ratto d'Europa" di Guido Reni e quello di Cagnacci, dipinto già protagonista di una bella esposizione dedicata al mito d'Europa alcuni anni fa dalla Galleria degli Uffizi. Non solo le carni palpitanti, il cromatismo raffinatissimo, "qui pare quasi lo scarto di un'epoca".

Guido Cagnacci. Protagonista del Seicento tra Caravaggio e Reni
Curatori Daniele Benati e Antonio Paolucci
Forlì, Musei San Domenico, 20 gennaio - 22 giugno 2008
Guido Cagnacci, nato a Sant'Arcangelo di Romagna nel 1601, morì a Vienna nel 1663.
Ufficio Stampa Esseci di Sergio Campagnolo
Catalogo Silvana Editoriale
www.guidocagnacci.com
Info: 199 199 111

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