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sabato 19 gennaio 2008

La giornata della Memoria: Lettera al PD romano.

Con pochi mezzi e nessun legame affettivo come può essere quello di familiari sopravvissuti, ogni anno le associazioni GLBT romane, “curano” la memoria di questa tragedia, accanto alla comunità ebrea e a quella Rom.

(Quattro e gli alberi in lontananza) Caro Pino Battaglia, ti scrivo nella tua veste di capogruppo del gruppo del PD del comune di Roma, perché, come tu sai bene, il 27 gennaio sarà la giornata memoria dell’olocausto di milioni di persone tra ebrei, popoli di etnia Rom, omosessuali e dissidenti politici. L’attenzione e la sensibilità del comune di Roma è indiscutibile, ma ti chiedo, quest’anno, di farti portatore di una memoria dimenticata: quella dell’olocausto degli omosessuali che erano identificati con il triangolo rosa, identificazione dedicata che la dice lunga sul fatto che il loro olocausto era pianificato e non casuale.. Non ha importanza quanti ne siano morti, non lo sapremo mai, perché l’omosessualità, al tempo, se era visibile, ti rendeva invisibile agli affetti. Chissà quanti di loro sono stati dimenticati anche dai loro cari. Come se qualcuno potesse meritare la morte per qualche motivo. Degli ebrei e dei Rom, qualcuno ricorda il legame. Degli omosessuali morti, nessuno può ricordare nulla. Con pochi mezzi e nessun legame affettivo come può essere quello di familiari sopravvissuti, ogni anno le associazioni GLBT romane, “curano” la memoria di questa tragedia, accanto alla comunità ebrea e a quella Rom. In questi ultimi mesi in tutta Italia sono aumentati gli atti di violenza omofoba e le dichiarazioni offensive. Molti di noi vivono ancora nell’ombra, nascosti alla famiglia o sui posti di lavoro. Come se oggi, non si potesse dire di essere ebrei. Oggi non tutti possono dire di essere omosessuali. Oggi, in Italia, siamo esposti al ludibrio, alle dichiarazioni deliranti sulla nostra presunta malattia, alle dichiarazioni sull’inferiorità delle nostre famiglie, dei nostri affetti, delle nostre responsabilità. Il dibattito sul riconoscimento delle famiglie omosessuali in Italia e a Roma con il registro delle Unioni Civili, ha allontanato il Comune di Roma, dalla comunità omosessuale, non possiamo negarlo e per questo voglio invitare te, il sindaco e il gruppo del mio partito, ad accompagnarmi domenica 27 gennaio alle ore 18:00, a visitare la mostra dal titolo “la Cura della Memoria” in via degli Zingari n°39. Spero che tu possa diffondere questa mia, essere accanto a me, a noi, in quella giornata e ricominciare con la comunità il dialogo dei giusti, degno di un partito che si definisca democratico e che lo sia davvero.

Cristiana Alicata.

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