(Dire) Nessuno pretende di 'curare' i giovani gay: offriamo quello che viene offerto da tutti gli psichiatri e psicologi rispettando il codice deontologico e i valori del paziente". Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente di psicologia all'Universita' gregoriana e fondatore dell'Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici risponde cosi' all'inchiesta pubblicata nei giorni scorsi su 'Liberazione' e realizzata dal giornalista che si e' finto gay, per sei mesi, per sondare se anche in Italia, come negli Usa, si diffonde la 'terapia riparativa' dei gruppi legati alla Chiesa e lanciata da Joseph Nicolosi, psicologo clinico che vanta 500 casi di gay 'trattati'.
"Quanto e' stato raccontato dal giornalista di Liberazione- sottolinea Cantelmi- e' falso e ne rispondera' in sede giudiziaria, anche se, purtroppo, e' stato strumentalizzato da altri. E invito il presidente dell'Arcigay Aurelio Mancuso a passare una settimana con me, per seguire tutto quello che facciamo e capire come lo facciamo". Nessuno, spiega lo psichiatra cattolico, "viene forzato a cambiare l'orientamento sessuale. Chi chiede una terapia e non mette in discussione l'omosessualita', non viene forzato in alcun modo". Se qualcuno invece, prosegue Cantelmi, "non si riconosce come omosessuale e non vuole esserlo ha il diritto di approfondire questo problema e di ricevere un percorso psicoterapeutico adeguato".
Ma anche questo non e' detto che porti a dei cambiamenti: "Noi cerchiamo di aiutare il giovane a capire le origini sulla sua sofferenza- sottolinea lo specialista- e a trovare risposte, non c'e' una terapia specifica sull'omosessualita' Il giornalista, racconta Cantelmi, "si e' finto gay e si e' sottoposto ai test, ma si tratta di test di personalita' diffusi in tutto il mondo, il Mmpi-2, (Minnesota multiphasic personality inventory), e il Rorschach. Gli si e' detto che aveva una serie di problemi e gli e' stata proposta una normale psicoterapia cognitivo-comportamentale". Eppure, lamenta Cantelmi, "nessuno ha pensato di verificare il servizio che poi il giornalista ha fatto. E' stato preso per buono". Io, spiega lo psichiatra, "visito centinaia di persone, non esistono pressioni, il fatto e' che non tutti gli omosessuali si riconoscono nel modello gay, cosi' come molti che hanno esperienze omosessuali di fatto non lo sono. E vanno aiutati a capire sino in fondo la propria conflittualita'. La terapia mette in discussione tutti i comportamenti, questo puo' succedere anche rispetto a quelli omosessuali". Ma che ne pensa Cantelmi delle teorie di Joseph Nicolosi? "Mi sembrano molto americane, semplicistiche di fatto.
Piu' volte, come psichiatri cattolici, abbiamo ritenuto la sua posizione troppo riduttiva". Ma e' giusto, per lo psicoterapeuta, "rispettare sempre il codice di valori dei nostri pazienti, e rispettare anche i valori degli omosessuali credenti. Questo deve essere molto chiaro per tutti. Invece molte volte le terapie sono mortificanti, soprattutto nei confronti dei credenti".
Conclude Cantelmi: "Non si parte con il pregiudizio, noi rispettiamo il desiderio del paziente, ma spesso capita che non ci sia rispetto per pazienti che hanno codici diversi". E, tiene inoltre a sottolineare in conclusione lo psichiatra, "non c'e' nulla di clandestino, non c'e' nessun circuito italiano del 'sesso deviato', ne' alcun collegamento nostro con la chiesa cattolica. Non ci sono, in definitiva, teorie 'vetero-complottiste'".
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2 commenti:
finalmente! Ottimo, lo dico a nome anche degli omosessuali credenti, libertà per tutti, Giò
Come elettore di sinistra mi ritengo indegnato dal comportamento del giornale Liberazione. E' molto grave che un giornale che dovrebbe essere di sinistra abbia potuto scrivere ignobili e tendenziose falsita' al probabile fine di perpetrare oscure manovre "politiche" ricorrendo a metodi fascisti.
Vorrei esprimere inoltre totale solidarieta' al prof. cantelmi, vittima di un tale attacco al suo lavoro ed alla sua grande professionalita'.
Grazie
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