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sabato 29 dicembre 2007

Terapie "riparative" e omosessualità. Parla la presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio.

Zaccaria: «La terapia riparativa non esiste. L'ordine interverrà».

(Liberazione) Marialori Zaccaria, presidente dell'ordine degli psicologi del Lazio e membro del consiglio nazionale, ha appreso con sgomento l'esistenza delle pratiche terapeutiche per "guarire dall'omosessualità". «Leggendo l'inchiesta di Liberazione emerge uno spaccato che va contro il codice deontologico della nostra professione». Ed ancora: «Arriveremo fino in fondo a questa storia e accerteremo eventuali responsabilità di colleghi psicologi». Insomma una presa di distanza netta e decisa nei confronti di chi applica terapie medioevali.

Dottoressa Zaccaria, a quanto pare ci sono suoi colleghi che vanno in giro a guarire dall'omosessualità. Che ne pensa?
Prima di tutto ci tengo a sottolineare il fatto che il professor Cantelmi è uno psichiatra e non uno psicologo.

E sulla terapia riparativa? Che validità scientifica ha?
Le terapie riparative non esistono. E' come se un eterosessuale seguisse corsi terapeutici per diventare omosessuale. L'articolo 4 del nostro codice disciplinare parla chiaro: lo psicologo deve rispettare il diritto del paziente astenendosi dall'imporre il proprio codice di valori. Insomma, non deve esserci alcuna discriminazione in base alla religione, l'etnia, l'estrazione sociale, lo stato socio-economico, il sesso, l'orientamento sessuale e la disabilità.
C'è chi sta chiedendo interrogazioni parlamentari per chiedere l'espulsione degli psicologi coinvolti. Come ordine farete qualcosa?
Accerteremo senz'altro eventuali responsabilità.

A quante pare le terapie riparative hanno molti "pazienti", come spiega questo fenomeno?
Purtroppo le persone che hanno un diverso orientamento sessuale vivono ancora tante discriminazioni sociali. Una discriminazione che di per sè crea disagio. Quindi chi ha difficoltà pensa di risolvere le cose rivolgendosi a chi promette strane guarigioni. Voglio però ribadire che la "terapia riparativa" dell'omosessualità non esiste. Già un secolo fa Freud sosteneva che l'omosessualità non è una malattia. Chi dice il contrario dice una falsità scientifica e noi interverremo con una segnalazione alla commissione deontologica. Nello stesso tempo è evidente che bisogna organizzare eventi informativi e formativi adeguati.

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1 commento:

ProjectFabrizio ha detto...

COme ex studente di Psicologia alla Sapienza di Roma, ho seguioto varie posizioni prese dall Dr.ssa Zaccaria e non potrei essere piu' d'accordo che sono necessari piu' strumenti di informazione e formazione.L'ignoranza non solo e' il peggiore nemico pubblico nella lotta per il riconoscimento dei diritti civili, ma e' anche e soprattutto il nemico numero uno dell'autoaccettazione e quindi motivo principale per il disagio che la Binetti stessa dice di aver curato con la sua medicini ispirtata dalla sua fede, una cocktail esplosivo per la segregazione degli omosessuali. Il coinvolgimento di queste opinioni religoise nell'agire politico e civico mettono gli omosessuali allo stesso livello di sfollati sociali.
E se la coscienza cristiana riesce a giustificare l'essere causa di cio' non e' detto che tale bigottismo debba essere riflesso in campagne politiche.