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sabato 29 dicembre 2007

Punire gli omofobi?

(Flavia Amabile - La Stampa) Solo chi ha scritto quella pasticciata norma sull'antiomofobia sa davvero se l'errore che conteneva era un calcolo voluto o una svista madornale di tecnici poco addentro ai trattati dell'Ue e alle loro ratifiche. In ogni caso, questo è certo: il 2007 non sarà l'anno in cui l'Italia avrà delle norme antiomofobia. In Francia e in Belgio chi discrimina o compie atti di violenza contro gli omosessuali viene punito, l'Unione Europea nel gennaio 2006 ha raccomandato a tutti i Paesi membri di fare altrettanto ma in Italia se ne riparlerà solo a febbraio. Forse.

Scrivo forse perché il fronte cattolico è agguerrito e non intende cedere. Le norme ora sono tornate all'interno del provvedimento sullo stalking in discussione in Parlamento, quel che accadrà lo si vedrà. L'unica speranza è che un tema così forte e determinante non venga approvato per caso. Che cosa ha in meno l'omofobia rispetto all'aborto o alla fecondazione artificiale o a tutti i grandi temi etici che attraversano la nostra società per entrare da una porta secondaria, come un ladro, come se ci si vergognasse? E sarebbe un passo in avanti come si augurano coloro che sostengono le norme antiomofobia un via libera senza un (più o meno) serio dibattito in Parlamento fra frizzi e lazzi della Lega ma anche fra i bizantinismi degli eredi della dc e le spinte in avanti della sinistra?

Dal febbraio 2005 in Francia esiste l' Alta autorità contro le discriminazioni prevista da una che contiene anche un dispositivo di lotta contro il sessismo e l' omofobia, considerati alla stessa stregua del razzismo. La legge ha previsto un inasprimento delle pene (un anno di prigione e 45.000 euro di multa) per ingiurie e diffamazioni sessiste od omofobe, allineandole, in sostanza, a quelle previste per casi di razzismo e di antisemitismo.

In Italia contro l'omofobia per il momento abbiamo un numero verde.
E i dati sulle chiamate arrivate tra il marzo 2006 e ilsettembre 2007 possono servire a capire se da Milano a Palermo c'è bisogno o meno di norme per punire le violenze contro gli omosessuali. Il 12% delle telefonate arrivano da minorenni che denunciano discriminazioni e violenze in casa o in famiglia. Il 34% ha meno di 24 anni e hanno problemi in casa, a scuola o anche difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Le discriminazioni sono un po' meno presenti solo nei grandi centri, per il resto sono diffuse in tutt'Italia, da nord a sud, dalla privincia alle periferie delle città. Quasi uno su due denuncia violenze e discriminazioni a scuola, uno su tre ha problemi in famiglia che si risolvono con allontanamento da casa, terapie, limitazioni della libertà. E c'è anche chi viene sottoposto a pratiche esorcistiche per essere liberato dal demone dell'omosessualità....

E allora c'è bisogno o no di punire chi è violento con gli omosessuali?

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