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venerdì 28 dicembre 2007

Nei bagni un guardone hi-tech. Foto alle donne in stazione col videofonino: denunciato.

(Il Trentino) Era andata un momento in bagno prima di prendere la corriera che l’avrebbe riportata a casa, in Valsugana. Era entrata nella toilette quando ha visto una mano arrivava da sotto il separé. La mano teneva un cellulare con l’obiettivo puntato verso di lei. Più arrabbiata che spaventata la ragazza ha schiacciato con un piede il braccio prendendo il cellulare e poi è uscita di corsa dal bagno e assieme al marito ha chiamato la polizia. È successo sabato scorso alla stazione di via Pozzo e un operaio di 30 anni di Rovereto è stato denunciato per molestie: la mano con il cellulare era la sua. Tre anni fa era stato denunciato a Vienna per atti osceni.
Su quello che è successo e su altri possibili casi sono al lavoro gli agenti della squadra volante della polizia ma la vicenda sembra abbastanza chiara anche grazie alla testimonianza della donna vittima della molestia. Il ragazzo deve essere entrato nei bagni riservati alle donne in un momento in cui nessuno lo aveva notato e si era sistemato in una delle toilette. E si era messo in attesa. Ad agevolare le sue intenzioni, il fatto che la separazione fra un bagno e l’altro è garantita da un pezzo di compensato che lascia una trentina di centimetri di spazio fra il pavimento e la parete stessa. In questo modo era possibile infilare una mano e arrivare nella toilette adiacente. Quando ha sentito la porta del bagno chiudersi ha atteso qualche secondo e poi ha infilato la mano nello spazio sotto la separazione con in mano il cellulare in funzione fotografia. La ragazza (è una moglie e mamma di 27 anni) ha avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di strano, forse ha sentito un rumore e ha girato gli occhi verso il baso vedendo mano e telefono. Con il piede ha bloccato il braccio e ha quindi preso il cellulare uscendo di corsa dal bagno. All’eterno ad aspettarla c’era il marito con i figli e la coppia, insieme, ha chiamato la polizia mentre il ragazzo era bloccato nel bagno. Agli agenti della volante la coppia ha raccontato quello che era successo ma sul cellulare non c’era alcuna immagine della ragazza e questo farebbe pensare che chi aveva il cellulare in mano non avesse fatto in tempo a scattare l’immagine intima. Sempre sul telefono non sono state per ora trovate delle immagini che facciano pensare che il ragazzo avesse fatto la stessa cosa in precedenza ma potrebbero esser state scaricate in precedenza e quindi ci saranno delle ulteriori verifiche.
Intanto il giovane roveretano (D.D. sono le sue iniziali) è stato denunciato per molestie.

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