Una torrida estate romana interrotta da una serie di delitti. Le modalità degli omicidi sono identiche, come se l’assassino volesse inscenare un macabro rituale.
(Alfredo Felaco - Napoli.com) Ma è vero che si aggira un serial killer per le strade della capitale oppure dietro ai crimini si cela qualcosa di più grosso? E c’entra qualcosa il fatto che alcune delle vittime appartengono all’ambiente omosessuale? Una affascinante ispettrice e uno scrittore deciso a darsi al giallo uniscono gli sforzi per farsi strada lungo la misteriosa scia di sangue. In mezzo: Politici corrotti e immigrati clandestini, un mistero che sembra affondare le proprie radici nella fredda Russia e un giornalista che rende famosi i crimini come “I delitti dell’Arcigay”.
E “I delitti dell’Arcigay?” (con un bel punto interrogativo alla fine) è anche il titolo del romanzo di Sybille de Rivière, scrittrice nota più in patria che da noi proprio come il protagonista della storia e suo alter-ego al maschile.
Si tratta sicuramente di un giallo appassionante, che parte con l’idea ormai abusata dell’omicida seriale per poi sfociare in una trama torbida, più intricata di quanto ci si aspetterebbe, con un numero impressionante di cadaveri che continuano ad accumularsi mentre man mano che si va avanti il mistero sembra infittirsi invece che districarsi. Ma non si vive solo di indagini: c’è anche la storia d’amore fra i due protagonisti, lo scrittore vedovo ed emotivo e la poliziotta che forse ha qualcosa da nascondere…
“I delitti dell’Arcigay?” è sicuramente un romanzo che tiene incollato il lettore fino all’ultima pagina, quando tutti i nodi vengono al pettine. Il mondo descritto è quello dell’Italia in cui uno scandalo ci fa scordare il successivo e i segreti e i sotterfugi politici sembrano dominare dall’ombra le nostre vite. E’ la realtà italiana fatta di malcostume, ma anche di buona gente che vive con coraggio le proprie vite malgrado i giudizi della gente. Appartenenti a quest’ultima categoria, molto spesso sono i personaggi omosessuali che popolano le pagine del libro e che vengono tirati in ballo dalla stampa per liquidare la notizia dei delitti. E grazie ai quali l’autore si interroga a più riprese sul ruolo dell’associazione del titolo, che da un lato cerca di proteggere i propri soci e dall’altro li obbliga a dichiarare le proprie tendenze.
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I delitti dell’Arcigay?
di Sybille de Rivière, Graus editore
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