E' guerra tra i preti!
Mentre i teologi del Centro studi Teologici di Milano accusano il "Papa tedesco" di utilizzare "metodi da Gestapo (e probabilmente non ne conoscono i metodi...) ed invocano una specie di "quasi perdono" per il Monsignore gay (vedi articolo), chiedendo di indagare più a fondo nelle alte gerarchie ecclesiastiche, i normali "fedeli" della Chiesa Cattolica invocano il pugno di ferro.
Nei vari blog e siti in giro per la rete, ci si può imbattere in opinioni di questo tipo:
Il caso dei preti gay svelato dalla trasmissione "Exit", e che coinvolge un prelato che lavora in Vaticano, oltre che orripilante (è orribile ascoltare preti che dichiarano beatamente e orgogliosamente la propria omosessualità), è occasione per la Chiesa di attenta riflessione. Tacere, come si è fatto nel passato, non aiuta.
Per questo la linea ferrea e chiara di Ratzinger va nella giusta direzione. Prudenza e carità non sono in contraddizione con fermezza e decisione. Un prete gay, per giunta orgoglioso di esserlo, non puó esercitare serenamente la propria missione. Ne va del bene del gregge, prima che del Vaticano.
E francamente sembrani più seri anche se ingenui.
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