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martedì 16 ottobre 2007

Omofobia nella inglese Royal Navy: A bordo date ai gay bagni e docce diverse.

E` quanto emerge da uno studio del ministero della Difesa inglese pubblicato dal Times. Si dimettono i militari contrari all`ingresso degli omosessuali nelle forze armate.

(Gay tv) Dal 1993 la politica americana del 'don't ask don't tell' vieta ai gay di servire l'esercito. Diverso invece il trattamento riservato ai militari omosessuali della Gran Bretagna, che insieme al Canada è stato uno dei primi corpi ad adottare una politica pro-gay.
I marinai della Royal Navy possono così sfilare tranquillamente al Pride e la British Air Force realizza campagne di reclutamento con un target esclusivamente gay. L'esercito promette tolleranza zero verso ogni atto di omofobia e in caso di civil partnership al compagno è permesso vivere negli alloggi delle basi militari.

Ma non tutto è così semplice come sembra. Uno studio del ministero della Difesa del 2002 sulla convivenza fra gay ed eterosessuali nelle forze armate dimostra che diversi ufficiali della marina hann odato le dimissioni contro l'ingresso degli omosessuali nell'esercito. A riportare la notizia è il Times che parla di un difficile rapporto tra soldati gay e etero. I militari sarebbero riluttanti a spogliarsi e rimanere nudi di fronte ai commilitoni omo e a condividere gli alloggi con loro. Tanto che a là Gardini hanno addirittura chiesto docce e bagni riservati ai gay. Per non parlare poi dell'influenza negativa sui figlioli degli ufficiali provocata dalle coppie dello stesso sesso che giravano indisturbate negli alloggi militari.

I casi di bullismo o molestie che hanno coinvolto gli omosessuali sono risultati per fortuna rari e il ministero giudica positivamente l'arruolamento dei gay nelle forze armate.

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