La drammatica situazione degli omosessuali in Uganda è peggiorata dopo la denuncia delle associazioni gay lo scorso agosto. Intanto Bush continua a finanziare le associazioni omofobe.
(Kobsrugby.com) Il capo dei musulmani in Uganda ha proposto al presidente Museveni di concentrare i gay in un isola del Lago Vittoria e lasciarli morire là. "Una volta concentrati là, non ci sarano più omosessuali nel paese" ha spiegato lo sceicco Mubajje ai media ma il presidente ugandese non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
L'Uganda punisce con l'ergastolo i codannati per omosessualità e il capo islamico non è il solo a volere la morte degli omosessuali. Recentemente un altro leader ha proposto la creazione di squadre della morte per i gay, simili a quelle che in Iraq legano le persone vive sul retro delle auto e le portano in giro per la città finchè non muoiono ridotte a brandelli.
Da quando in agosto le organizzazioni gay in Uganda hanno denunciato le terribili condizioni di vita degli omosessuali celati da una maschera per evitare il riconoscimento della polizia, gli attacchi contro gli omosessuali sono incrementati.
Una settimana dopo, una coalizione di cristiani e musulmani ha chiesto l'arresto di massa dei gay nel paese. Non bastasse, la commissione internazionale dei diritti glbt ha scoperto che l'amministrazione Bush ha sostenuto finanziariamente associazioni in Uganda che fanno della violenza e della discriminazione dei gay la loro attività principale, tra cui la moschea del suddetto mufti e la chiesa di Makerere, il cui pastore capo ha organizzato una manifestazione per chiedere l'arresto di massa.
La coalizione cristiana ha anche pubblicato su un sito web le foto e i nomi degli esponenti delle organizzazioni gay in Uganda incitando il popolo a "fare pulizia".
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