Il momento della valutazione di Milano ad opera del comitato che deciderà la sede dell’Expo 2015 si sta avvicinando, per questo abbiamo posto alcune domande a chi è a favore e chi è contro questa manifestazione. Mentre attendiamo che l’assessore Mascaretti ci mandi le proprie risposte pubblichiamo quelle del comitato NoExpo.
Perchè, secondo voi, l’Expo non dovrebbe approdare a Milano?
Se proviamo a guardare bene dentro la scatola Expo scopriremmo che non solo i milanesi, ma osiamo dire, tutti gli abitanti della ValPadana avrebbero di che preoccuparsi e buoni motivi per opporsi da subito al “mostro”. Un nuovo grande evento… il più grande… e per la cui realizzazione servono tante belle grandi opere… e tanto cemento… e tanti prefinanziamenti ai progetti… per la felicità di banche, costruttori, finanzieri, speculatori vari… e chissenefrega se milioni di mq di terreni agricoli saranno cementificati, se aumenterà l’inquinamento e la nocività del vivere a Milano e in Lombardia.
Quali saranno i principali vantaggi e svantaggi dell’Expo?
Non abbiamo bisogno di grandi eventi e grandi opere ma ti tante risposte e soluzioni a piccoli e grandi bisogni e problemi quotidiani. Non ci interessa una città esclusiva vogliamo una città per tutti a misura di bambino. Ci vuole l’Expo 2015 perché crea posti di lavoro… 65.000 secondo quanto sostengono i promotori della candidatura.
Peccato che la stragrande maggioranza saranno opportunità di lavoro e non posti:
- sarà precario, subappaltato, in nero il lavoro nei cantieri;
- saranno a termine le occupazioni durante la rassegna;
- saranno precari o in nero (come accade oggi in Fiera) tutte le occupazioni negli spazi espositivi che rimarranno dopo l’Expo.
- 1.700.000 mq di superficie per realizzare il sito dell’Expo adiacente all’attuale Fiera di Rho-Pero
- 2.100.000 mq di superficie per possibili strutture di servizio e supporto all’Expo sull’area ex-Alfa Romeo di Arese
- opere ricettive per un fabbisogno stimato di 124.000 posti letto al giorno
- opere per la mobilità per far viaggiare i 160.000 visitatori al giorno previsti e le merci del caso, tra cui la TAV, la terza pista di Malpensa, la Pedemontana e la Bre.Be.Mi.
- 3,2 miliardi di Euro di costi diretti per realizzare il sito dell’Expo e tutto ciò che serve all’evento (di cui 1.400 milioni di denaro pubblico)
- svariati miliardi di Euro (si suppone pubblici) per realizzare le altre opere suddette. Insomma strade, strade, parcheggi, alberghi e TAV….e le risorse per la mobilità sostenibile? I soldi per il trasporto locale? Le piste ciclabili? I parametri di Kyoto? …parole parole parole…
Le polemiche, anche su 02blog.it, sono già cominciate.
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