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martedì 16 ottobre 2007

Intervista con il comitato No Expo.

Il momento della valutazione di Milano ad opera del comitato che deciderà la sede dell’Expo 2015 si sta avvicinando, per questo abbiamo posto alcune domande a chi è a favore e chi è contro questa manifestazione. Mentre attendiamo che l’assessore Mascaretti ci mandi le proprie risposte pubblichiamo quelle del comitato NoExpo.

Perchè, secondo voi, l’Expo non dovrebbe approdare a Milano?
Se proviamo a guardare bene dentro la scatola Expo scopriremmo che non solo i milanesi, ma osiamo dire, tutti gli abitanti della ValPadana avrebbero di che preoccuparsi e buoni motivi per opporsi da subito al “mostro”. Un nuovo grande evento… il più grande… e per la cui realizzazione servono tante belle grandi opere… e tanto cemento… e tanti prefinanziamenti ai progetti… per la felicità di banche, costruttori, finanzieri, speculatori vari… e chissenefrega se milioni di mq di terreni agricoli saranno cementificati, se aumenterà l’inquinamento e la nocività del vivere a Milano e in Lombardia.

Quali saranno i principali vantaggi e svantaggi dell’Expo?
Non abbiamo bisogno di grandi eventi e grandi opere ma ti tante risposte e soluzioni a piccoli e grandi bisogni e problemi quotidiani. Non ci interessa una città esclusiva vogliamo una città per tutti a misura di bambino. Ci vuole l’Expo 2015 perché crea posti di lavoro… 65.000 secondo quanto sostengono i promotori della candidatura.

Peccato che la stragrande maggioranza saranno opportunità di lavoro e non posti:

  • sarà precario, subappaltato, in nero il lavoro nei cantieri;
  • saranno a termine le occupazioni durante la rassegna;
  • saranno precari o in nero (come accade oggi in Fiera) tutte le occupazioni negli spazi espositivi che rimarranno dopo l’Expo.
  • 1.700.000 mq di superficie per realizzare il sito dell’Expo adiacente all’attuale Fiera di Rho-Pero
  • 2.100.000 mq di superficie per possibili strutture di servizio e supporto all’Expo sull’area ex-Alfa Romeo di Arese
  • opere ricettive per un fabbisogno stimato di 124.000 posti letto al giorno
  • opere per la mobilità per far viaggiare i 160.000 visitatori al giorno previsti e le merci del caso, tra cui la TAV, la terza pista di Malpensa, la Pedemontana e la Bre.Be.Mi.
  • 3,2 miliardi di Euro di costi diretti per realizzare il sito dell’Expo e tutto ciò che serve all’evento (di cui 1.400 milioni di denaro pubblico)
  • svariati miliardi di Euro (si suppone pubblici) per realizzare le altre opere suddette. Insomma strade, strade, parcheggi, alberghi e TAV….e le risorse per la mobilità sostenibile? I soldi per il trasporto locale? Le piste ciclabili? I parametri di Kyoto? …parole parole parole…

Le polemiche, anche su 02blog.it, sono già cominciate.

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