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martedì 16 ottobre 2007

Vaticano e antipolitica.

Cosa dirà Mons. Bagnasco delle dichiarazioni di un altro Monsignore....
Tal Fisichella? (nella foto con il Cardinale Camillo Ruini e il senatore Marcello Pera)
Non credo si tratti soltanto delle esternazioni di un singolo, anche perchè Fisichella non è un religioso come un altro. Profondo conoscitore della politica e dei politici, il rettore della Pontificia Università Lateranense, sembra dare "sponda" e giustificazione al populismo e all'antipolitica che ultimamente hanno fatto audience nel nostro Paese. Un'azione isolata? Non quando si parla di una delle macchine politiche più organizzate che si possa conoscere. Il Vaticano non lascia niente al caso e guarda agli scontenti. Strano ma vero, la ricostruzione delle parole di Fisichella trovano un preciso riscontro anche nella stampa più conservatrice.

Mi viene da ridere nel leggere che "i politici si son rinchiusi nel Palazzo e farebbero bene a tornare tra la gente". Non perchè non sia vero, ma perchè sono le parole di un alto esponente della Chiesa. Mi chiedo se non ci sia da riflettere da parte di una sinistra che si è messa nelle condizioni di ricevere lezioni proprio da chi in secoli di storia ha cercato di frenare lo sviluppo della coscienza e delle libertà umane. Resta il fatto che la macchina clericale ha conosciuto pochi momenti di flessione. Questo dovrebbe farci riflettere tutti. In particolar modo chi crede in certi valori etici che sono diversi da quelli cattolici. Esistono molti modi per fare battaglie di opinione e la maestria della Chiesa di Roma è nota. Come sempre è precisa anche la tempistica. Guarda caso all'indomani della sorprendente performance del PD che ha incoronato il neo segretario Veltroni attraverso una mobilitazione di oltre 3 milioni di persone. Curioso l'ammiccamento e la comprensione che Mons. Fisichella mostra di avere verso i "mal di pancia" e le dimostrazioni di una piazza che hanno conosciuto la massima notorietà attraverso le iniziative del sempre più popolare Grillo.

Che altro dire, se non che sta per iniziare l'ennesima campagna politica del Vaticano. Si preannuncia un periodo caldo in vista dell'imminente discussione parlamentare sui diritti civili e sul testamento biologico. Sarà la prova del fuoco per il neo PD ma non solo. Forse potrebbe non dimostrarsi un male, ma bensì l'occasione di mostrare la decisione e la forza di uno stato che non deve essere ostacolato dall'ingerenza di alcun tipo di religione. Ma lo Stato non è un'entità astratta, ma la forma organizzata di una collettività composta da cittadini che sono chiamati a dare un contributo fattivo e determinante. Questo è ciò che mi aspetto da una sinistra che, per riprendere le parole dello stesso Mons. Fisichella, deve uscire dal guscio e riavvicinarsi alle persone. Il contatto può e deve avvenire su temi concreti, e quello dei diritti civili è quanto di più concreto si possa pensare.

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