(online@quotidiano.net) L'asse sindaco-An sulla sicurezza ha gia' spaccato la maggioranza di centrosinistra a Palazzo D'Accursio. Ma non e' detto che non possa avere gli stessi effetti anche sullo schieramento opposto. Le premesse sembrano esserci.
Gli attriti nel centrodestra a proposito del patto tra Enzo Raisi e Sergio Cofferati sono stati riconfermati stamattina durante il congresso cittadino di Forza Italia. Apre il fuoco Patrizio Gattuso, consigliere comunale di An, che portando i saluti del suo partito agli alleati, ne approfitta per chiarire: "Il nostro stimolo sulla sicurezza nei confronti di Cofferati, non e' un accordo, e' stato mosso da passione politica. Sapevamo di attirarci gli imbarazzi e le critiche degli alleati, ma, e lo dico con un pizzico di orgoglio, abbiamo fatto saltare il tappo alla sinistra. Il sindaco e' stato costretto a scegliere, tra la necessita' di governare e gli steccati ideologici dell'Altra Sinistra".
Scuote energico la testa Paolo Foschini, forzista e vicepresidente del Consiglio comunale. "Quale deve essere il risultato- si domanda stizzito- il bene della citta' o le polemiche? L'accordo a oggi non ha prodotto niente. Se il sindaco fosse davvero interessato alla sicurezza, avrebbe riconosciuto di aver sbagliato a togliere l'assessorato dedicato e a ridurre il nucleo sicurezza dei vigili urbani. Invece qui si parla solo di spray al peperoncino, provvedimento che in centinaia di citta' di centrosinistra e' gia' stato adottato senza problemi".
Non e' molto piu' tenera Maria Cristina Marri, segretario provinciale dell'Udc e consigliere comunale della Tua Bologna, anche lei al congresso come ospite. "Le contraddizioni si devono fare saltare fuori in Consiglio- attacca- e' sbagliato se facciamo passare il messaggio che Consiglio e commissioni in Comune non servono, ma sono utili solo tavoli e tavolini".
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