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domenica 14 ottobre 2007

Omicidio di Messina: I familiari della vittima chiedono giustizia.

(Italpress) "Nessun atto di vessazione, ne' tanto meno di presa in giro, e' mai stato posto in essere da Stefano ai danni del suo assassino. E cio' in ragione della nota mitezza caratteriale del caro Stefano". Ad affermarlo in una nota sono i familiari di Stefano Salmeri, 25 anni, il giovane centrocampista ucciso, sabato notte, dopo una lite, in una sala giochi di Falcone, nel messinese.

"In questo momento di dolore inconsolabile e di tristezza senza fine, avvertiamo la necessita' di precisare che le notizie riportate da una parte della stampa, relative al presunto movente del grave fatto di sangue perpetrato ai danni del nostro congiunto sono destituite di ogni fondamento": scrivono nella nota i familiari, che si dicono "pur consapevoli che dette notizie scaturiscono essenzialmente dalle dichiarazioni rese dall'omicida nell'immediatezza dei fatti".

"In ogni caso, fermo restando che nessun motivo puo' nemmeno lontanamente giustificare o mitigare la gravita' del fatto compiuto, attendiamo - concludono i familiari - gli sviluppi dell'inchiesta, nella speranza che la stessa renda giustizia al nostro Stefano nel piu' breve tempo possibile".

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