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martedì 9 ottobre 2007

3 Italia "blocca" le autoricariche in Rete la rivolta degli utenti.

Le somme accumulate nel 2006 dovranno essere consumate entro dicembre
L'operatore: "Meno di 5.000 casi e cifre spropositate, insomma clienti che hanno barato".
Sui blog e nei forum si contesta alla compagnia la violazione delle condizioni contrattuali.

(Alessandro Longo - La Repubblica) 3 Italia ha dichiarato guerra alle super autoricariche, suscitando un putiferio di polemiche su forum e blog. Nei giorni scorsi ha mandato un sms agli utenti, avvisando che tutto il credito accumulato con autoricariche nel 2006 si trasformava seduta stante in bonus da consumare entro il 31 dicembre 2007. Oltre quella data, verrà cancellato dall'operatore. Somme ingenti: "La cosa riguarda sim che avevano accumulato decine di migliaia di euro. In una, persino 85 mila", spiegano da 3 Italia. "Gli utenti coinvolti sono meno di 5 mila".

Questione delicata, tanto che 3 ha attivato un numero ad hoc, il 4940, per spiegare agli utenti la novità. "Resta invece senza scadenza il credito accumulato nel 2007", aggiungono dall'operatore, che motiva così la mossa: "Vogliamo fare ordine in una situazione che è ai limiti del lecito. Solo attraverso trucchetti, e non con un uso normale del cellulare, quegli utenti hanno potuto raggiungere somme così ingenti. Il che viola però le condizioni generali del nostro contratto. E' nostro interesse, inoltre, incentivare l'utilizzo del credito, invece di averlo parcheggiato nelle sim".


E' ipotizzabile che gli utenti abbiano usato computer e software per mandare sms in automatico e fare chiamate a raffica alle sim 3 dove avevano attivato piani con autoricarica. A questo scopo probabilmente utilizzavano servizi per mandare sms gratis via web o piani tariffari con un ampio tetto di traffico incluso; oppure cellulari aziendali, di cui non pagavano il traffico. Proprio per arginare questo fenomeno, infatti, Tim mesi fa ha sospeso i piani Tutto Relax con sms gratis e, ad agosto, il servizio per mandarli via portale di Alice.

Si era creato persino, su eBay, un sottomercato di sim 3 Italia, vendute dagli intestatari a prezzi pari a un terzo o a metà dell'autoricarica accumulata.

Gli utenti, di contro, contestano che 3 in questo modo ha violato le condizioni contrattuali, che nel 2006 non ammettevano scadenza all'autoricarica.

Scrive per esempio Mobileblog.it, che l'sms di 3 "viola il Codice del consumo che richiede 30 giorni di preavviso" per variazioni contrattuali. L'sms non dà insomma i 30 giorni richiesti dal Codice per abbandonare l'operatore prima che scatti la variazione (in questo caso, il mutamento dell'autoricarica in un bonus a scadenza). Diversa l'interpretazione dell'operatore, secondo cui il preavviso vada calcolato rispetto al 31 dicembre e sarebbe quindi ben più ampio di 30 giorni.

Va detto, però, che qualunque preavviso in questo caso sarebbe stato inutile all'utente: cambiando operatore e disdicendo il contratto con 3, comunque perderebbe l'autoricarica accumulata (non trasferibile su altra sim).

Qui non si applica infatti il decreto Bersani: l'obbligo a tutelare il credito vale solo sulle ricariche pagate dagli utenti e non sulle autoricariche, elargite come bonus dagli operatori.

Gli utenti contestano infine all'operatore di voler fare cassa a spese degli utenti, massimizzando quanto guadagnato con i costi di terminazione. L'autoricarica è infatti parte di quanto 3 ricava (per la terminazione) dagli altri operatori, ogni volta che una sua sim riceve una chiamata o un sms.

E' evidente che il tutto avviene in linea con una svolta strategica di 3: da quest'estate ha scelto di concentrarsi su utenti di valore, con tariffe che incentivano il traffico e che, appunto, impongono scadenze alle autoricariche. Anche quelle novità avevano a suo tempo suscitato polemiche tra gli utenti.


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