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giovedì 27 settembre 2007

Guerra economica nel movimento gay di sinistra.

(Adnkronos) - Il circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, una realta' fortemente radicata sul territorio romano, insieme ad Agedo, Di Gay Project e l'associazione Trans Libellula hanno portato in tribunale Arcigay Roma.

La causa dello scontro e' la gestione della Gay Help Line, la linea elefonica istituita dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma e da Arcigay, con un bando da 100 mila euro.

Il Mieli aveva chiesto al Tar del Lazio di sospendere il verbale di aggiudicazione della gara per la gestione della linea telefonica che era stata vinta da Arcigay. Questa mattina si e' svolta l'udienza che ha confermato invece l'esito dell'appalto. Il servizio rimarra' quindi ad Arcigay, come e' stato fino ad ora.

"E' una brutta pagina che speriamo non si ripeta - ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, a Gay.it - La faccenda ha aperto una ferita nei rapporti col Mieli. Spero solo che capiscano che il nemico non e' ne' Arcigay ne' le associazioni che hanno promosso insieme a noi il progetto della linea telefonica. Il vero nemico da combattere e' fuori dalla comunita' gay ed e' l'omofobia".

La Gay Help Line e' balzata alle cronache perche' grazie alle segnalazioni pervenute (1.700 chiamate al mese per 18 mesi di attivita') e' stato possibile, ad esempio, conoscere cio' che e' successo a Roberto e Michele, i due ragazzi fermati al Colosseo e numerosi casi di bullismo e omofobia.

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