(Redazione) Oggi, nella sala Aldo Moro (già Sala Gialla) di Montecitorio, il Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, ha ricevuto le atlete e gli atleti italiani che hanno vinto la medaglia agli Eurogames di Barcellona. Un Fini raggiante, spiritoso, disponibile ed al solito ironico ha ricevuto i nostri atleti che hanno tenuto alto l'onore dello sport italiano. Con l'incontro di oggi il Presidente Fini ha voluto rendere merito ai nostri atleti. Le organizzazioni Lgbt italiane esistono da quasi quarant’anni e solo il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga e due Presidenti della Camera le hanno incontrate.
Dice Paola Concia, portabandiera della nostra compagine sportiva: "Ho dato al Presidente Fini, come pegno, la medaglia d’oro che ho vinto a Barcellona nel tennis: gli ho chiesto di restituirmela solo nel giorno in cui il nostro Parlamento approverà la prima legge a tutela dei diritti degli omosessuali, visto che – ancora - l’Italia non li riconosce affatto.Vorrei che la politica italiana si appropriasse del senso di accoglienza che il Presidente Fini ha mostrato verso gli sportivi omosessuali, riconoscendo per legge il valore sociale delle persone gay, lesbiche e transessuali. E’ un impegno di civiltà che la politica italiana, di destra e di sinistra, deve adottare contro l’omofobia e le discriminazioni per l’orientamento sessuale, prendendo esempio dallo sport, che abbatte tutte le barriere. Oggi, abbiamo messo un’altra pietra nella costruzione della casa del rispetto e dell’inclusione.
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GAY: FINI, SPORT ESEMPIO PER SUPERARE DISCRIMINAZIONI.
Il Presidente della Camera riceve i vincitori italiani Eurogames.
(AdnKronos) Lo sport come esempio di superamento delle discriminazioni presenti nella societa'. Lo ha auspicato il presidente della Camera Gianfranco Fini, ricevendo a Montecitorio gli atleti italiani vincitori di medaglie agli ultimi Eurogames, evento sportivo creato dalla comunita' gay e lesbica europea, svoltisi quest'anno a Barcellona dal 24 al 27 luglio. A guidare la delegazione italiana la deputata del Pd Paola Concia, vincitrice nel torneo di tennis.
"Chi conosce quella dimensione della persona che e' l'attivita' sportiva -ha sottolineato Fini- sa perfettamente che, quale che sia la disciplina con la quale ci si cimenta, il primo insegnamento che deriva dalla pratica sportiva e' il rispetto per se stessi, per le regole, per l'altro. Sempre e comunque nell'attivita' sportiva chi e' impegnato con coscienza sa che non esiste l'altro se non in ragione dell'essere momentaneamente un avversario" che "sempre e comunque merita rispetto".
"Se questi valori riusciamo a farli uscire dall'ambito sportivo e inserirli nella societa' italiana, quello sara' un bel momento per tutti quale che sia l'attivita', sportiva o meno; l'orientamento che ognuno ha, libero anch'esso; il livello di inserimento nella societa'.
E' un modo diplomatico, da ex ministro degli Esteri, per dire -ha concluso Fini- che quando si dice che lo sport deve davvero unire a volte si dice una frase fatta, in alcune circostanze unisce per davvero. E se lo sport diventa anche veicolo per l'attenuazione e la cancellazione di discriminazioni di qualsiasi natura, per davvero lo sport e' non soltanto un'attivita' che merita di essere incentivata ma e' un'attivita' cui occorre riconoscere una forte valenza sociale".
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