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mercoledì 9 luglio 2008

Sexgate all'italiana: lo scandalo coinvolgerebbe Berlusconi ed una sua ministra.

Intercettazioni dall'alto contenuto erotico.

(Julio Algañaraz - Clarin | via Che dicono di noi) Ndr: Ho tradotto questo articolo a grande richiesta! Clarin e' il principale quotidiano argentino. Non vi nascondo che la cosa che mi ha piu' interessato dell'articolo e' stata l'avere imparato come si dice "magnaccia" in Argentina!!

Il premier Berlusconi ed una ministra del suo governo sono rimasti coinvolti in un grande scandalo gia' battezzato "sexgate", come quello che dieci anni fa quasi costo' la presidenza degli USA a Bill Clinton, a causa dei suoi confermati giochi di sesso orale nella sala ovale della Casa Bianca con la borsista Monica Lewinsky. Da parecchi giorni, sia la stampa che le chiacchiere del potere politico italiano, soprattutto nelle camere di deputati e senatori, cresce il "si dice". Si dice che nel vaso di Pandora delle 8.400 intercettazioni telefoniche realizzate dalla giustizia per un processo per corruzione a Napoli che potrebbe culminare in un processo penale contro Silvio Berlusconi, ci siano alcune telefonate che non hanno rilevanza penale ma sono un cocktail micidiale per il loro alto contenuto erotico e riferimenti al sesso orale, che gli italiani chiamano "il pompino". Fino ad ora queste intercettazioni non sono finite nelle pagine di alcun giornale o rivista, come sarebbe usuale in questo paese, ne' su alcun sito internet, dove sgorgano come fiumi pettegolezzi di ogni sorta.

Ma il quotidiano la Repubblica cita l'ex viceministro degli Esteri socialista Margarita Boniver, devota alleata di Berlusconi, che riconosce l'esistenza di questi messaggi a luci rosse.

Secondo la stampa, nei dialoghi telefonici Berlusconi e la sua attuale ministro per le Pari Opportunita', Mara Carfagna (37), si scambierebbero frasi dal tono esuberante con allusioni al "pompino". Nell'epoca nella quale furono realizzate queste intercettazioni, il Cavaliere era il capo dell'opposizione e la Carfagna una soubrette di fama crescente nella televisione.

Di una gran bellezza, Mara (Maria del Rosario), era gia' stata la causa di uno scandalo che scoppio' a gennaio dello scorso anno, quando durante la consegna di alcuni premi nei suoi canali televisivi (Berlusconi e' proprietario delle tre maggiori reti commerciali della televisione), l"allora capo dell'opposizione di centro-destra le disse pubblicamente: "Se non fossi sposato, ti sposerei subito".

La seconda moglie di Berlusconi, Veronica Lario, altra gran bellezza e madre di tre figli (il Cavaliere ne ha altri due dal suo primo matrimonio), sfogo' la sua ira in una lettera aperta al marito che pubblico' il quotidiano la Repubblica, esigendo che chiedesse scusa. Berlusconi acconsenti' a soddisfare la richiesta.

Mara e' di Salerno e la sua biografia include attivita' in televisione, nel mondo dello spettacolo e nella vita mondana. Ma ha anche studiato danza classica, canto ed e' laureata in legge.

"Che sarebbe successo se Clinton avesse nominato Monica Lewinsky ministro?", si chiedeva il deputato dell'opposizione Massimo Donadi. L'ex-pm del processo Mani Pulite di Milano, Antonio Di Pietro, duro oppositore in parlamento di Berlusconi, ha segnalato che non si puo' barricare nel privato chi nomina un ministro della repubblica per motivi alieni alle sue funzioni istituzionali.

Di Pietro aveva appena accusato il premier di essere un magnaccia (un argentino direbbe "cafischo", cioe' sfruttatore di donne), dopo la pubblicazione due settimane fa da parte del settimanale L'Espresso di intercettazioni telefoniche con dialoghi tra Berlusconi e l'ex-direttore della RAI, la televisione pubblica, Antonino Sacca', nella quale l'allora capo dell'opposizione e proprietario della compagnia TV rivale, chiedeva al suo amico di piazzare nel mercato cinque soubrettes e attrici di scarso rilievo. In particolare, Berlusconi gli segnalava Antonella Troise. "E' una pazza che dice che le sto rovinando la carriera e si sta facendo pericolosa", disse. Per tutti la richiesta si mostrava come un modo efficace di tenere zitta la Troise, non si sa a riguardo di che.

Per evitare il diluvio che stava per rovesciarglisi addosso, Berlusconi aveva annunciato un decreto del suo governo per proibire la diffusione delle intercettazioni telefoniche. Dopo disse che non c'era bisogno di nuove normative, dopo che i suoi amici l'hanno calmato e i magistrati di Napoli che investigavano hanno affermato che avrebbero distrutto le chiamate telefoniche senza rilievo penale. Ma in Italia e' molto difficile che questo succeda al cento per cento.

In una conferenza stampa, ieri berlusconi ha annunciato che non presentera' un decreto per l'esecuzione immediata ma un disegno di legge che si discutera' in parlamento.

"Nonostante tutto il fango che mi buttano addosso, i sondaggi dimostrano che gli Italiani mi appoggiano ancora", ha assicurato il premier conservatore.

Berlusconi e la sua alleanza di centro-destra con la Lega Nord ha vinto di gran lunga lo scorso aprile contro il Partito Democratico, la nuova forza di centro-sinistra che aveva governato fino a quel momento e dopo perse addirittura la citta' di Roma. Cosi', Silvio Berlusconi e' tornato ad essere Presidente del Consiglio per la terza volta nella sua vita.

"Cio' che appare sui giornali - ha detto ieri - si concentra su fatti che non hanno nulla a che vedere con il programma del governo e mettono in risalto l'attacco costante di un certo tipo di magistratura contro chi deve governare, eletto dal paese, cercando di sovvertire il voto degli italiani".

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