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mercoledì 9 luglio 2008

Lapsus freudiano? Per gli Americani Berlusconi è un politico dilettante in un paese corrotto.

(Azzurro) Una serie di "gaffes" senza precedenti di Bush e dell'Amministrazione Americana, che recano platealmente e pubblicamente offesa a Berlusconi, sfiorando così per un attimo l'incidente diplomatico tra Italia e Stati Uniti.
Per capire cosa sia successo basta leggere la biografia del presidente del consiglio, pubblicata in un 'press kit' che la Casa Bianca ha distribuito ai giornalisti che seguivano il Presidente americano.

«Il premier italiano è stato uno dei più controversi leader nella storia di un paese conosciuto per corruzione governativa e vizio .
Principalmente un uomo d'affari con massicce proprietà e grande influenza nei media internazionali.
Berlusconi era considerato da molti un dilettante in politica che ha conquistato la sua importante carica solo grazie alla sua notevole influenza sui media nazionali finché non ha perso il posto nel 2006.
Odiato da molti ma rispettato da tutti almeno per la sua 'bella figura' (in italiano nel testo) e la pura forza della sua volontà Berlusconi ha trasformato il suo senso degli affari e la sua influenza in un impero personale che ha prodotto il governo italiano di più lunga durata assoluta e la sua posizione di persona più ricca del paese. Berlusconi da ragazzo guadagnava i soldi organizzando spettacoli di marionette per cui faceva pagare il biglietto di ingresso e mentre studiava legge a Milano si era messo a vendere aspirapolvere, a lavorare come cantante sulle navi da crociera, a fare ritratti fotografici e i compiti degli altri studenti in cambio di soldi

In serata sono giunte le scuse dell'amministrazione Americana poichè, si legge nella nota, "nella biografia non ufficiale del primo ministro italiano Berlusconi, inclusa nel materiale stampa in distribuzione ai giornalisti sull' Air Force One, si utilizza un linguaggio insultante sia nei confronti del primo ministro Berlusconi che del popolo italiano.
I sentimenti espressi nella biografia non rappresentano le vedute del presidente Bush, del governo americano e degli americani.
Ci scusiamo con l'Italia e con il primo ministro per questo errore davvero sfortunato. Come tutti coloro che hanno seguito il presidente Bush, il presidente ha per il premier Berlusconi e per tutti gli italiani la più alta stima e riguardo".

Questi sono i fatti, le conclusioni a cui si arriva però sono sconfortanti, il linguaggio americano è crudo, ma, se vogliamo essere onesti, corrispondente alla realtà.
Ci piacerebbe, come Italiani, sentirci offesi, ci piacerebbe sorridere o adirarci, riconoscendo la falsità delle affermazioni.
Purtroppo non è possibile, la verità rimane tale anche se dura.
Vorremmo non sentirla quando è cruda, quando rischia di essere offensiva se detta, ma la verità serve sempre, per riflettere, anche quando è, come in questo caso, amara.
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